
Nuova delusione per Giovanna Masoni. Dopo essere stata esclusa dal Consiglio direttivo del LAC, giovedì scorso l'ex municipale di Lugano è stata estromessa pure dal Consiglio di fondazione del MASI, il Museo d'arte della Svizzera italiana, nel quale è subentrato al suo posto l'attuale capodicastero cultura Roberto Badaracco.
A riferirlo è il Corriere del Ticino, precisando che la decisione è stata presa dal Municipio di Lugano per motivi tecnici, dato che Masoni non è più alla testa della cultura luganese, ma che umanamente non si tratta di una decisione neutra.
Masoni sarebbe infatti rimasta volentieri nel MASI, ma "purtroppo non è stato possibile trovare una soluzione", come ha spiegato Badaracco. Si è pensato di aumentare il numero di membri del Consiglio, "ma saremmo stati in imbarazzo a proporre la modifica di un organigramma deciso meno di un anno e mezzo fa", ha dichiarato il consigliere di Stato Manuele Bertoli, il quale non ha tuttavia voluto esprimersi sulla scelta della Città di Lugano di sostituire Masoni con Badaracco. Il sindaco Marco Borradori ha dal canto suo elogiato le qualità e l'operato di Giovanna Masoni e ha assicurato che le verrà inviata una lettera di ringraziamento.
Il nuovo Consiglio di fondazione del MASI è così composto da Manuele Bertoli, dal direttore della Divisione della cultura e degli studi universitari Sandro Rusconi, dalla presidente della Commissione scientifica del MASI Gianna Mina, da Roberto Badaracco, dal collezionista Giancarlo Olgiati, dal direttore della Divisione cultura della Città di Lugano Lorenzo Sganzini, dalla curatrice Carmen Giménez, dall'avvocato Henry Peter e dalla rappresentante dell'associazione ProMuseo Rita Colombo.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata