Ticino
Giornate di Soletta, Niccolò Castelli direttore artistico
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Immagine CdT/Gabriele Putzu
Lara Sargenti
3 anni fa
Il regista ticinese assumerà la prestigiosa carica a partire dal 1° agosto 2022 e la svolgerà parallelamente al suo attuale ruolo di direttore della Ticino Film Commission

Un ticinese alla testa delle Giornate cinematografiche di Soletta. Il comitato ha eletto il regista Niccolò Castelli quale nuovo direttore artistico, carica che assumerà a partire dal 1° agosto 2022. Lo rende noto la Ticino Film Commission, specificando che Castelli svolgerà la nuova funzione parallelamente al suo ruolo di direttore della Ticino Film Commission, che ricopre a tempo parziale. Nella nuova posizione Castelli sarà responsabile della gestione concettuale, dei contenuti e del design nelle aree del programma, della comunicazione e dei media, e contribuirà anche a formare la direzione strategica del festival. Assieme alla direttrice amministrativa Monica Rosenberg, formerà la nuova cogestione nel sistema di direzione duale.

Fierezza ticinese
“Con la direzione artistica del più importante evento legato alla cinematografia svizzera, anche la Film Commission e il Ticino affermano ulteriormente il loro ruolo nel panorama nazionale e internazionale dell’audiovisivo”, sottolinea il Consiglio di Fondazione della Ticino Film Commission in una nota. La notizia viene salutata positivamente anche dal presidente della Ticino Film Commission Nicola Pini. “È una bella opportunità per la Ticino Film Commission, che vedrà ulteriormente rafforzati il suo posizionamento e la sua credibilità tra gli addetti ai lavori svizzeri. Ma in realtà la bella notizia è per il cinema ticinese tutto, e il Ticino in generale, che si consolida ulteriormente quale regione centrale nel panorama audiovisivo nazionale. C’è davvero da esserne fieri!”.

Il legame con la Svizzera italiana
Dal canto suo il diretto interessato sottolinea il suo legame con il nostro Cantone. “L’osservatorio da cui ho guardato alla cinematografia nazionale è la Svizzera italiana”, spiega Castelli, citato nella nota. “Se da una parte essere parte di una minoranza linguistica non è semplice, dall’altra ho sempre considerato la mia terra d’origine un terreno privilegiato dal quale partire. L’essere ticinese mi ha permesso di poter avere uno sguardo sia interno che distaccato su tutte le dinamiche che contraddistinguono l’industria cinematografica svizzera. Sono felice di poter applicare questo sguardo nel luogo privilegiato che è Soletta; di certo porterò con me la mia esperienza per fare della nostra minoranza linguistica e culturale una forza per tutta l’industria cinematografica nazionale”.

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