
Raoul Ghisletta, presidente del Consiglio comunale di Lugano è stufo e chiede a Marco Borradori, sindaco di Lugano di prendere posizione. In una missiva il socialista chiede al sindaco leghista un "confronto meno aspro". In particolar modo fa riferimento agli articoli apparsi su "Il Mattino della domenica", definiti "denigratori" nei confronti degli avversari politici.Ecco le parole di Ghisletta: "Il lavoro e la politica sono una cosa seria. Non penso si possa chiamare lavoro politico, in particolare essendo pagati dai cittadini al 100% come municipale-giornalista e come consigliere nazionale, quello che consiste a denigrare sistematicamente gli avversari operato dal Mattino della domenica, organo del partito di governo maggioritario (in Ticino e a Lugano) diretto da Lorenzo Quadri"."Quadri disprezza il ruolo di presidente del Consiglio comunale"Inoltre: "In un articolo apparso lo scorso 26 maggio a me dedicato Lorenzo Quadri si arrampica sui vetri, affermando di non aver mai compiuto una violazione del segreto d’ufficio in quanto municipale di Lugano. Quadri scrive che “I giornali (leggasi il Mattino della domenica) hanno vari canali d’informazione.” Chiedo pubblicamente a Lorenzo Quadri d’informare il Municipio di Lugano e il sottoscritto su quali sono questi canali d’informazione, che possono far arrivare al Mattino della domenica le mie e-mail scritte al Municipio (via la Cancelleria comunale) in quanto presidente del Consiglio comunale. Un ruolo istituzionale di presidente del legislativo luganese che il municipale-giornalista Lorenzo Quadri disprezza bellamente, in quanto da me ricoperto per un anno: si tratta di un atteggiamento chiaramente di stampo antidemocratico".Ghisletta continua con: "Sfogliando l’ultima edizione del Mattino della domenica, di cui è redattore responsabile il municipale-giornalista, si possono poi leggere altri bei complimenti agli avversari politici: ad es. la consigliera di Stato Laura Sadis è ridicolizzata con il nomignolo di “Gné-Gné” e il deputato cantonale Carlo Luigi Caimi con quello di “Pioda”"."Immagine negativa degli stranieri""Andando oltre troviamo una pagina di cronaca nera svizzera in cui gli autori dei misfatti sono tutti stranieri: a Lugano il 40% della popolazione è straniera e sicuramente non mi sembra una grande idea per la pacifica convivenza cittadina questo continuo fomentare un’immagine negativa degli stranieri. Successivamente nel domenicale troviamo ben due pagine di annunci di prostitute, molto probabilmente straniere, che alimentano la pubblicità di questo giornale, così contrario alla libera circolazione delle persone… ma non delle prostitute (ma qualcuno si è mai chiesto quali reti mafiose sono dietro a queste ragazze-oggetto). In seguito vi sono altre due pagine di cronaca internazionale, che dipingono come bestie nere gli stranieri e la sinistra (ridicolizzata sistematicamente usando il nome storpiato “kompagni”, con la kappa che rimanda al comunismo di stampo sovietico, da decenni praticamente scomparso alle nostre latitudini)" continua Ghisletta. "Il Mattino in stile fascista""È patetico infine che il Quadri ed il Mattino della domenica tentino di farsi passare come vittime degli avversari politici, scrivendo ad ogni piè sospinto di “odiata” Lega: con un settimanale simile in stile fascista chi subisce gli insulti (gli altri politici, la sinistra e gli stranieri) dovrebbe anche amare la Lega e Lorenzo Quadri? È questa la civica e il rispetto politico, che Quadri vuole insegnare agli allievi delle scuole ticinesi, pubblicando l’inno svizzero, che nella quarta strofa chiede a Dio di riservare sempre “libertà, concordia e amor” all’Elvezia?""Borradori prenda posizione""Come primo cittadino di Lugano (anche se vengo settimanalmente disprezzato e dileggiato dal municipale-giornalista
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