
Il polo sportivo continua ad infiammare l'arena politica luganese. È il municipale Raoul Ghisletta a rilanciare la discussione con un comunicato in cui si dice "scandalizzato dall'inganno sul finanziamento del PSE e dai suoi effetti sulla Città". Secondo Ghisletta, il municipio sarà costretto, "salvo miracoli politici", a "vendere 200 milioni di franchi di beni ed effettuare un pericoloso stop negli investimenti necessari alla popolazione".
Le "bugie" del Municipio sul peso finanziario del PSE
Ghisletta fa riferimento ai dati finanziari del Comune sul Ceresio. Più nello specifico, "il messaggio municipale del 23.12.2020" indicherebbe "falsamente che le conseguenze per la Città saranno tranquille: 10,2 milioni di fr di incremento del fabbisogno, assorbibili con un semplice aumento del 3% del moltiplicatore". Nello stesso messaggio, prosegue il comunicato, "il Municipio scrive che il modello finanziario del leasing (Arena sportiva) e della locazione (Palazzetto dello sport) permette di tenere sotto controllo l’aumento del debito pubblico e di non peggiorare il rating della Città". Ciò è definita da Ghisletta "una bugia": secondo il Municipale, la formula di leasing e locazione quale prevista dal messaggio è considerata da banche e agenzie di rating "come debito". Ghisletta avrebbe appreso ciò da due documenti, solo una volta esser stato eletto in Municipio. Questo aspetto sarebbe poi stato confermato dal responsabile delle finanze Giacomo Orlandi. È questa realtà che "poi ha portato la giunta cittadina a proporre il finanziamento dell’Arena sportiva tramite prestito ipotecario".
"Una politica finanziaria scriteriata" che toglie risorse ad altri interventi
Di fronte a questa situazione, prosegue il comunicato, "è significativo che l'indicatore del tasso di indebitamento sia stato introdotto nel messaggio sul Consuntivo 2023 del 28 marzo 2024". È da un anno, secondo Ghisletta, "che il tasso di indebitamento eccessivo di Lugano viene agitato come un drappo rosso davanti ad un toro (Consiglio comunale, cittadinanza), per giustificare il taglio indecente degli investimenti nel prossimo decennio e per vendere 200 milioni di beni". A fine giugno "verrà servita questa pietanza indigesta": "una politica finanziaria scriteriata che lascerà irrisolte problematiche centrali per la cittadinanza", in particolare quella "dell'alloggio a prezzi accessibili". I mezzi da "investire contro la gentrificazione in vari quartieri" sono "assorbiti dai 240 milioni di investimenti per le strutture sportive".
"I responabili dovrebbero provare a convincere Mansueto a comprare il PSE"
I responsabili della situazione indicati da Ghisletta sono "sindaco e vice-sindaco", che hanno "cucinato questa indigesta pietanza come responsabili delle finanze e dello sport nel 2020". Questi dovrebbero cercare di rimediare cercando "di convincere il miliardario di Chicago ad acquistare l’Arena sportiva o quantomeno a pagare un canone annuo per l’Arena sportiva superiore ai modesti 400'000 franchi, stabiliti in una dichiarazione d’intenti con l’allora FCL di Renzetti".