
La gestione del lupo è uno dei temi caldi della politica cantonale. Ultimo a chiedere lumi al Consiglio di Stato alla luce delle recenti predazioni è il deputato Udc Alain Bühler, che insieme ad altri 24 granconsiglieri appartenenti a più partiti, chiede al Governo se la colpa "è di Berna oppure del Dipartimento del territorio".
Il confronto tra Ticino, Vallese e Grigioni
Negli scorsi giorni, si legge nel testo, sul Corriere del Ticino "è stato pubblicato un approfondimento sulla gestione del lupo in Svizzera, mettendo a confronto la situazione del Ticino con quella dei Cantoni alpini limitrofi, in particolare Vallese e Grigioni". Dall'articolo "emergono differenze sostanziali non solo nei risultati ottenuti, ma anche nell’approccio politico e amministrativo al tema". Nel dettaglio, tra settembre 2024 e gennaio 2025, "in Vallese sono stati abbattuti 34 lupi, nei Grigioni 48, mentre in Ticino soltanto 3". Si tratta "di cifre che mostrano un’evidente differenza nella capacità di applicare le nuove disposizioni previste dalla regolamentazione preventiva dei branchi".
"Sorprendono le dichiarazioni di Zali"
A sorprendere Bühler "è il contrasto tra queste cifre e le dichiarazioni del direttore del Dipartimento del territorio Claudio Zali, che attribuisce l’intera responsabilità delle difficoltà ticinesi alla legislazione federale e al contesto normativo imposto da Berna. Zali ha affermato che non vi sarebbero 'inadempienze da parte sua' e che le possibilità di intervento sono limitate dalle condizioni giuridiche esistenti". Esternazioni "difficilmente conciliabili con quanto dichiarato da esponenti politici dei Cantoni che hanno invece ottenuto risultati concreti", viene spiegato nel testo citando "il consigliere di Stato vallesano Christophe Darbellay quando ha detto che 'tutto è stato fatto nel quadro della legalità', oppure il deputato grigionese Reto Crameri (Centro) quando ha affermato che 'la situazione è molto migliorata, grazie ai cambiamenti legislativi decisi dal consigliere federale Albert Rösti'".
"Dove sta il vero ostacolo in Ticino?"
Per Bühler "è dunque legittimo interrogarsi su quale sia il vero ostacolo alla gestione del lupo in Ticino: il quadro normativo federale – che è identico per tutti i Cantoni – o piuttosto la linea politica imposta dal Direttore del DT che privilegia la protezione del lupo rispetto a tutelare gli interessi dei contadini?". Da qui le domande poste al Consiglio di Stato.