
Come ricorderete, lo scorso 5 settembre l'associazione AnimaLife Ticino aveva sporto denuncia contro ignoti al Ministero pubblico a seguito del ritrovamentoa Sureggio di un "un gatto rosso tagliato perfettamente a metà" (vedi articolo suggerito).
"Dopo aver analizzato bene tutte le possibilità, sono stati esclusi morsi di altri animali, incidenti stradali, eventuali incidenti con macchinari" aveva sostenuto l'associazione animalista. "Il gatto è stato tranciato volontariamente, forse con l'ausilio di una sega circolare o di una motosega."
Dopo la denuncia, la proprietaria del gatto ha contattato l’associazione e grazie alla sua testimonianza - e ai rilevamenti della Polizia - è stato possibile chiarire i contorni della vicenda. “Grazie alle sue informazioni e al racconto del ritrovamento da parte della famiglia – si legge sulla pagina Facebook di Animalife - possiamo pensare anche alla possibilità che non sia stato un gesto da parte di un essere umano. Nonostante le nostre attente valutazioni, c’erano dei particolari che non potevamo conoscere e che potrebbero escludere l’intervento dell’uomo”.
“Naturalmente nessuno può esserne certo, ma desideriamo tranquillizzare gli abitanti di Sureggio in quanto le nuove informazioni ci hanno dato un’altra prospettiva della vicenda. Desideriamo ringraziare la gentilissima proprietaria del micio per averci contattati e aver ragionato insieme a noi a riguardo di questa malaugurata vicenda”.
"Secondo la famiglia, il micio si è allontanato da casa perché non stava bene. Potrebbe essere stato "mangiato" in fase di rigidità da un animale (per esempio una volpe). Inoltre, contrariamente alle foto in nostro possesso e al "rapporto" fattomi da una collaboratrice, sembra che la strada fosse piena di sangue. La coda è stata rinvenuta mordicchiata. Secondo la Polizia, giunta sul posto, non c'era dolo da parte dell'uomo", ha spiegato l'assocazione via social.
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