"Proprio quando il Parlamento stava per entrare nel merito della discussione sul credito di 800mila franchi per l’elaborazione del progetto di massima del collegamento Alta Vallemaggia-Leventina tramite una funivia tra Fusio e Ambrì (inserito nella rete di trasporto pubblico), il Consiglio di Stato nella sua seduta di giugno 2024 ritirò all'ultimo momento il messaggio in questione". Constatazioni espresse in una mozione interpartitica co-firmata dai deputati in Gran Consiglio Aron Piezzi (PLR), Cristina Zanini Barzaghi (PS, GISO e FA), Alessandro Corti (Centro), Sem Genini (Lega) e Samantha Bourgoin (Verdi), i quali rimarcano come il motivo di tale dietrofront, considerato "repentino e inaspettato" va ricondotto alla volontà "di svolgere ulteriori approfondimenti tecnici e di migliorare il progetto considerando alcuni emendamenti presentati". Da allora - scrivono i deputati - nulla è più trapelato da parte del Governo ticinese.

Dal profilo pianificatorio, i co-firmatari della mozione fanno notare che tale progetto di collegamento "è già stato inserito a Piano Direttore quale informazione preliminare". In considerazione del complesso e imponente progetto di innalzamento della diga del Sambuco, e della fase di progettazione che dovrà iniziare a breve, "appare urgente chiarire l’opportunità di procedere parallelamente con la realizzazione di entrambi i progetti".

Alla luce di quanto espresso, "e soprattutto dopo l’alluvione che ha ulteriormente fragilizzato l’Alta Vallemaggia, chiediamo al Consiglio di Stato di riattivare immediatamente l’iter progettuale per il collegamento in funivia tra Fusio e Ambrì, sottoponendo al più presto al Parlamento cantonale la richiesta di credito in questione". Rispetto al messaggio originale, "invitiamo il Governo a considerare eventuali accorgimenti tecnici e/o aggiornamenti emersi nel frattempo (come pure a coinvolgere attivamente gli attori politici locali)". Infine, viene auspicato che il Governo "dimostri coi fatti di credere nello sviluppo e nella rinascita di queste zone discoste". Questo progetto – ritenuto essenziale dai firmatari della mozione – mira a sviluppare una nuova mobilità trasversale attraverso le Alpi e contribuirà ad offrire nuove opportunità socio-economiche per le zone interessate.