
Il problema legato ai cosiddetti ‘pendolari ticinesi dell’alcol’, che nel fine settimane invadono Ponte Chiasso approfittando dei prezzi molto più bassi dei drink, è approdato ieri sera sui banchi del Consiglio comunale di Como. Il consigliere dell’opposizione Alessandro Rapinese ha infatti presentato una mozione, approvata all’unanimità, per chiedere una maggiore presenza di forze dell’ordine. Una necessità, ha spiegato il Corriere di Como, ribadita nel suo intervento anche dall’esponente di Fratelli d’Italia Sergio De Santis, che ha in particolar modo insistito sulla necessità di coinvolgere le autorità elvetiche.
“Auspico un confronto con le municipalità di Chiasso e di Mendrisio. I ragazzi ticinesi vengono a Ponte Chiasso non soltanto perché il bere costa meno ma perché riconoscono la zona come un luogo di degrado, per questo ho chiesto alla giunta di impegnare fondi per interventi diretti: strade, pulizia, area verde, illuminazione. E’ una porta di ingresso non soltanto alla città di Como, ma alla Regione, all’Italia e addirittura all’Unione Europea”, ha dichiarato.
Il fenomeno, ricordiamo, era balzato aglio onori della cronaca già nell’estate del 2017 grazie ad un video, girato in un locale di Ponte Chiasso, dove si vedeva una giovane in stato di ebrezza dare in escandescenza e attaccare le forze dell’ordine (vedi articoli suggeriti). A suo tempo il Municipio di Chiasso aveva deciso di agire attuando un’operazione di monitoraggio in collaborazione con la Polizia cantonale. I giovani minori venivano avvicinati e sensibilizzati sul tema, sia in entrata che in uscita dalla dogana.
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