Ticino
Frontalieri sfruttati dai propri connazionali?
Frontalieri sfruttati dai propri connazionali?
Frontalieri sfruttati dai propri connazionali?
Redazione
8 anni fa
I sindacati della penisola contro le imprese italiane trasferite in Svizzera: "Dumping salariale sistematico"

"Per i frontalieri il dumping salariale viene praticato prima di tutto dalle imprese italiane trasferite in Ticino". Si legge così in un articolo apparso ieri su La Provincia di Varese. 

Infatti, secondo il quotidiano lombardo, i sindacati italiani sarebbero in polemica con gli imprenditori connazionali che hanno traslocato in Svizzera e sfruttano sistematicamente i frontalieri.

"Un operaio specializzato potrebbe guadagnare tra i 4229 franchi e i 4857, con minime variazioni rispetto a chi è invece svizzero", si legge nell'articolo, ma secondo Roberto Cattaneo (Unione Italiana Lavoratori Frontalieri), "purtoppo ci sono molti casi di dumping e alla fine l'operaio si porta a casa tra i 2mila e i 2200 franchi".

Un'ingiustizia salariale che per Cattaneo che viene esercitata sistematicamente dagli imprenditori italiani trasferiti in Ticino: "Ho trattato quasi un centinaio di questi casi e devo dire che sto ancora aspettando l'eccezione di un'azienda non italiana".

Cattaneo conclude sottolineando che la responsabilità viene anche dal nostro fronte: "Le istituzioni ticinesi hanno il potere di individuare e punire questi casi, non dando per esempio la licenza".

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