Ticino
Frontalieri, i cambiamenti dal 1° gennaio
Redazione
10 anni fa
Aumenta il moltiplicatore d'imposta, ma per i frontalieri fuori fascia aumentano pure gli sconti fiscali. Tutti i dettagli

L’Ufficio Frontalieri del sindacato OCST ha elaborato un promemoria sui cambiamenti fiscali che entrano in vigore dal prossimo 1° gennaio per i lavoratori provenienti da oltre confine.

Ve lo proponiamo qui di seguito.

Aumento del moltiplicatore comunale

Dal 1. gennaio 2015 scatterà il rincaro delle aliquote delle imposte alla fonte pagate dai lavoratori frontalieri. Ciò è dovuto al provvedimento approvato dal Gran Consiglio nel mese scorso, che ha elevato al 100% il moltiplicatore comunale, ovvero una delle tre componenti che costituiscono l’imposta alla fonte versata dal lavoratore. L’aumento complessivo non sarà particolarmente rilevante (nei casi dei redditi più bassi potrà persino risultare nullo). Facciamo qualche esempio:

- Lavoratore celibe, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 7,1% (ovvero 3’692 franchi) ad un’aliquota del 7,9% (ovvero 4’108 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge a carico e senza figli, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 2,7% (1’404 franchi) ad un’aliquota del 3% (ovvero 1’560 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge che lavora e con un figlio, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: si passa da un’aliquota del 1,8% (936 franchi) ad un’aliquota del 2,1% (1’092 franchi).

- Lavoratore sposato con coniuge a carico e due figli, reddito lordo annuale di 52’000 franchi: permane l’aliquota dello 0%.

Il rincaro si applicherà unicamente ai detentori di permesso G con rientro giornaliero; saranno dunque esclusi i permessi G con rientro settimanale e i permessi B.

Dichiarazione dei redditi in Svizzera?

La scorsa settimana i giornali hanno riportato la notizia concernente il nuovo disegno di legge, elaborato dal Consiglio Federale, che in futuro dovrebbe garantire la possibilità ai lavoratori frontalieri di effettuare la dichiarazione dei redditi in Svizzera con tanto di detrazioni fiscali per le spese di vita (viaggi, pasti, ecc.). Molti frontalieri hanno preso d’assalto i centralini del sindacato OCST chiedendo istruzioni e vedendo in questa pratica una manna dal cielo. I fatti sono ben diversi ed urgono a questo proposito alcune importanti precisazioni:

- Potranno ricorrere a questa soluzione unicamente quei frontalieri che producono almeno il 90% del reddito famigliare in Svizzera. In sostanza il salario del frontaliere dovrà costituire l’unica entrata di cui gode la famiglia (a meno che il reddito del coniuge non sia inferiore ad un decimo del proprio salario).

- Nel reddito famigliare non rientrano solo i salari ma anche le altre entrate (affitti, investimenti, ecc.). Soprattutto va tenuto conto che verrà considerato anche il valore locativo degli immobili di proprietà. Il valore locativo è dato dalla cifra ipotetica che si riceverebbe se si desse in affitto l’immobile, compresa la prima casa d’abitazione (un semplice bilocale avrebbe dunque un valore locativo di almeno 600 franchi al mese). È quindi pertanto quasi impossibile che un frontaliere proprietario anche solo di una casa possa beneficiare del diritto concesso dalla nuova legge.

- A conti fatti potranno dunque ricorrere a questa possibilità unicamente quei frontalieri senza proprietà immobiliari e senza altri redditi in famiglia. Eppure anche per questi soggetti non è detto che converrà effettuare la dichiarazione dei redditi in Svizzera. Il motivo è molto semplice: le imposte alla fonte pagate dai frontalieri sono già calcolate sulla base di detrazioni fiscali standard. Bisognerà dunque verificare se le proprie spese di vita (che peraltro andranno faticosamente dimostrate) saranno superiori o meno delle detrazioni fiscali standard.

Aumentato lo «sconto fiscale» per i frontalieri fuori fascia

Infine potrebbe arrivare una buona notizia per i frontalieri che risiedono fuori dalla fascia di frontiera. Essi infatti ogni anno sono tenuti ad effettuare la dichiarazione dei redditi in Italia, pagando la tassa IRPEF. Fino ad oggi è rimasta in vigore una franchigia di 6’700 € sul reddito imponibile che permetteva a questi frontalieri di avere un forte sconto sull’IRPEF. Con la nuova legge di stabilità vi sono grandi possibilità che la franchigia venga aumentata fino a 7’500 €, garantendo così uno sconto ulteriore. La risposta definitiva la si avrà solo pochi giorni prima della fine dell’anno.

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