Ticino
Frontaliera licenziata: "Monito a chi sputa nel piatto dove mangia"
Frontaliera licenziata: "Monito a chi sputa nel piatto dove mangia"
Frontaliera licenziata: "Monito a chi sputa nel piatto dove mangia"
Redazione
6 anni fa
Per il Mattino della Domenica la seta del datore di lavoro è stata giusta. "Ma quei funzionari pubblici che..."

Come prevedibile, il Mattino della Domenica ha dedicato una pagina alla vicenda della giovane project manager italiana licenziata dopo il suo sfogo su Instagram per una multa ricevuta dalla polizia ticinese, a suo dire l'ultima di una lunga serie (vedi articoli suggeriti).

Mentre il dibattito si focalizza (o dovrebbe farlo) sulla proporzionalità o meno della scelta del suo datore di lavoro  - motivata da un "comportamento inaccettabile" che ha "arrecato danno all'azienda" - il foglio leghista ritiene senza ombra di dubbio che con questa decisione sia arrivato anche un segnale importante: "Sputare nel piatto dove si mangia può avere conseguenze. E ci mancherebbe altro, vien da dire!"

"Di frontalieri che insultano la Svizzera e gli svizzeri dimenticandosi grazie a chi hanno la pagnotta sul tavolo ce ne sono a iosa - tuona il Mattino - Giusto che questa gente, se odia la Svizzera, se ne stia a casa propria. I datori di lavoro prendano nota. E anche i frontalieri. E, specie se lavorano in ufficio, si ricordino di una cosa: c’è una buona probabilità che prima al loro posto ci fosse un ticinese, che magari adesso è in disoccupazione o in assistenza. Nel caso concreto della giovane insultatrice, gli uccellini cinguettano che sia andata proprio così".

Il domenicale non risparmia neppure una stoccata ai dipendenti pubblici incappati in 'scivoloni social' che non hanno subito conseguenze analoghe (senza però citare il caso dell'agente sanzionato per dei post razzisti): "Intanto che nel privato chi sputa nel piatto in cui mangia perde il lavoro, funzionari cantonali e docenti di una certa area politica continuano a sbroccare su Facebook: vedi il funzionario 'nato a Palermo' passato dal DSS al DECS, che insulta la Lega ed i leghisti, ed il docente di Barbengo che paragonava il voto sulla civica al nazismo. Ma naturalmente non succede nulla. Se invece a 'farla fuori dal vaso' è qualcuno di 'destra', scatta subito il circo equestre della morale a senso a unico".

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