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Franchigia dimezzata per frenare il turismo della spesa
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Redazione
2 anni fa
Dai limiti alle sanzioni, passando per l’app delle dogane. Tutte le informazioni nel decoder di Ticinonews.

La notizia è trapelata ieri sera: il Consiglio federale potrebbe abbassare da 300 a 150 franchi la franchigia per l’importazione turistica di merci. Il motivo? Attualmente, secondo alcuni, l’importazione della spesa in Svizzera è sovvenzionata. In concreto, in Italia si può chiedere il rimborso dell’IVA del 22% a partire dai 155 euro, in Francia dai 100, in Austria dai 75 e in Germania dai 50. Ciò significa che uno svizzero che va in Germania a fare la spesa e spende più di 50 franchi ma meno di 300 non paga l’IVA in nessuno dei due paesi. Questa per molti è concorrenza sleale nei confronti dei commercianti svizzeri locali, a cui si aggiunge il fatto che spesso i prezzi all’estero sono più bassi. Scendendo a 150 franchi, si diminuirebbe dunque questa disuguaglianza.

Il caso Ticino

Ancora prima che venga modificata l’ordinanza, esiste già un caso particolare che riguarda il nostro cantone. In Ticino, infatti, se venisse davvero abbassata la franchigia a 150 franchi avremmo una doppia imposizione: nel caso di una spesa compresa tra i 150 franchi e i 155 euro, ci si ritroverebbe a pagare l’8.1% di IVA svizzera e il 22% di quella italiana.

Quali sono i limiti

Veniamo alla questione limiti. Oggi sono 300 franchi per l’importazione, al netto dell’IVA estera. Se si spendono 310 euro in Italia, togliendo il 22% si rimane al di sotto dei 300 franchi; se invece si spende oltre i (circa) 360-370 euro, allora si deve pagare l’IVA sull’intero importo. Ma ecco alcuni aspetti da tenere a mente. Anzitutto, la franchigia vale una volta al giorno: se si viene sorpresi a fare la spesa oltre la franchigia in due ‘tranches’ giornaliere, si è comunque multabili come se si fosse fatta in un colpo solo. Inoltre, lo scontrino deve essere conservato per un anno e anche i lavori fatti all’estero, come ad esempio aggiustare la macchina, vanno dichiarati, e occorre pagare l’IVA oltre i 300 franchi. I tentativi di frode doganale sono puniti.

Le sanzioni

Le multe per una frode doganale arrivano fino a cinque volte il tributo doganale, a cui si può aggiungere la metà per colpa grave. Per fare un esempio concreto, se una fiorentina costa 57,68 euro e la si nasconde, si ricevono 17 franchi x5 di multa, più altri 17 di tributo doganale. E se la colpa è grave, è possibile arrivare addirittura a 153 franchi.

L'app che viene incontro ai consumatori

Per facilitare le procedure di pagamento, da un po’ di tempo esiste anche l’app delle dogane QuickZoll, che permette di calcolare rapidamente e pagare i tributi tramite app. È sufficiente inserire i dati di quanti si è in macchina, che cosa si è preso, pagare tramite twint e mostrare poi semplicemente al doganiere la schermata della ricevuta del pagamento.

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