Ticino
Frana di Cannobio, sindaci del Verbano solidali con Albertella
Frana di Cannobio, sindaci del Verbano solidali con Albertella
Frana di Cannobio, sindaci del Verbano solidali con Albertella
Redazione
6 anni fa
Missiva di solidarietà per il sindaco di Cannobio, indagato per omicidio colposo per l'incidente in cui morì un centauro ticinese

I Sindaci dell'Unione del Lago Maggiore esprimono solidarietà al Sindaco di Cannobio e Presidente dell’Unione dei Comuni del Lago Maggiore Giandomenico Albertella, che è indagato dalla Procura di Verbania per il reato di omicidio colposo in relazione all'incidente mortale causato dalla frana del 18 marzo 2017, in cui perse la vita un centauro ticinese (vedi articoli suggeriti). A sottoscrivere la missiva i sindaci dei Comuni di Ghiffa, Oggebbio, Cannero Riviera, Trarego Viggiona, Cavaglio Spoccia, Falmenta, Gurro e Cursolo Orasso.  

"Tutti noi, al pari del Sindaco di Cannobio, ancor prima dell’istituzione dell’Unione del Lago Maggiore, abbiamo lavorato alacremente chiedendo l’intervento dei Ministeri, di ANAS e Regione Piemonte, senza aver ricevuto risposte efficaci e stanziamenti di adeguate risorse per garantire le normali condizioni di sicurezza della SS 34" si legge nella lettera.

"Sin dalla nascita dell’Unione dei Comuni (anno 2014), il Presidente, di concerto con noi tutti, ha portato avanti con la massima priorità i contatti con gli Enti preposti. Dopo una prima fase di mancate risposte da parte degli organi dello Stato, solo a seguito del tragico evento del marzo 2017, con pressanti e continue sollecitazioni, il Presidente dell’Unione, con enormi sforzi, ha ottenuto la firma del Protocollo di Intesa sottoscritto lo scorso 16.10.18 da ANAS, Regione Piemonte, Unione dei Comuni e Comuni interessati che prevede lo stanziamento di 60 milioni di euro per la realizzazione dei primi interventi per la messa in sicurezza dei versanti lungo la SS 34 del Lago Maggiore, da Ghiffa sino a Cannobio, e che conferma che solo un ingente stanziamento di risorse economiche da parte dello Stato Italiano poteva, può e potrà garantire di poter affrontare e risolvere la problematica della SS 34. Oggi, con tanta fatica e dopo anni di lavoro, un primo importante obiettivo è stato raggiunto".

"Vista l'ingente somma prevista dal Protocollo d'Intesa" si continua a leggere, "è evidente che senza ottenere gli adeguati finanziamenti dallo Stato e dalla Regione, oggi previsti solo in parte, per i piccoli Comuni da noi amministrati risulta impossibile intervenire con risorse economiche proprie e, men che meno, poterci sostituire ai proprietari dei terreni (qualora sia possibile individuarli) nelle opere di messa in sicurezza del versante a monte della SS 34".

"Non disponiamo inoltre di adeguate risorse umane e competenze all’interno delle nostre Strutture Amministrative in grado di garantire un monitoraggio costante di un Territorio altamente impervio e geologicamente critico. Sottolineiamo che tutti i Comuni della Provincia del VCO che hanno sul proprio territorio strade statali e provinciali, di cui tutti i livelli istituzionali conoscono le criticità, si trovano nella situazione sopra illustrata".

"Pur rispettando l’operato della magistratura" concludono i sindaci, "con queste poche righe confermiamo la nostra fiducia nell’operato di un Sindaco che, a nostro avviso, in tutti questi anni, ha fatto il massimo possibile, e nulla di più avrebbe potuto fare, per garantire le condizioni di percorribilità in sicurezza della nostra Statale".

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