Povertà
Fondazione Francesco vede un Ticino che chiede sempre più aiuti finanziari
© CdT/Chiara Zocchetti/Ticinonews
© CdT/Chiara Zocchetti/Ticinonews
Redazione
3 anni fa
Più che di cibo, l'aumento degli aiuti erogati dalla fondazione diretta da fra Martino Dotta riguarda i sostegni finanziari diretti. "Una categoria nuova è rappresentata da anziani che vivono di sola Avs".

"Ciò che vediamo nelle nostre strutture di Lugano e Locarno è un aumento delle richieste di sostegno finanziario. Non si tratta quindi di cibo, ma di un aiuto monetario domandato da famiglie e persone che dispongono di un reddito ridotto, che hanno perso il lavoro e che non lo trovano, magari dopo averlo perso durante la pandemia". La fotografia di un Ticino impoverito è fatta da chi, di povertà sul nostro territorio, se ne intende. Fra Martino Dotta, direttore della Fondazione Francesco, ci spiega che queste persone spesso fanno capo ad aiuti pubblici, "ma questi risultano insufficienti".

Pandemia discrimine temporale

L'aumento, per fra Martino, si registra proprio dal 2020, l'anno dello scoppio della pandemia e "dell'introduzione delle misure restrittive, che hanno portato alla riduzione della capacità lavorativa di molti". I numeri parlano da sé: "Nel 2019 abbiamo erogato aiuti finanziari diretti, per esempio per buoni per acquisti o per il pagamento di fatture, per un valore di 320'000 franchi, mentre nel 2020 abbiamo superato la soglia dei 600'000 franchi. E noi non siamo nemmeno gli unici a fornire questo tipo di aiuto".

Tanti anziani che vivono solo con l'Avs

Secondo fra Martino, a trovarsi in difficoltà sono soprattutto persone "che non dispongono di una formazione specifica che dia loro la possibilità di crescere nel mondo del lavoro", ma anche "persone di origine straniera che temono per il loro permesso se fanno richiesta di aiuti pubblici". Il direttore della Fondazione Francesco segnala tuttavia anche "un fenomeno piuttosto nuovo: aiutiamo spesso anziani che vivono di sola Avs e che non osano nemmeno, per vergogna e pudore, chiedere il sussidio per la cassa malati, tantomeno le prestazioni complementari dell'Avs a cui avrebbero diritto". La sfida è quindi "intercettare queste persone e indirizzarle ai servizi competenti".

Uomini in difficoltà dopo una separazione o un divorzio

A fare molto è però pure la gestione delle finanze personali. Fra Martino conferma che accade spesso che a chiedere aiuto siano persone che hanno vissuto al di sopra delle proprie possibilità. "C'è anche da dire - aggiunge il frate francescano - che separazioni e divorzi mettono in difficoltà molti, soprattutto uomini che si vedono costretti a sostenere due economie domestiche. Se il reddito non cambia, diventa difficile fare fronte a tutte le necessità. Il rischio indebitamento è dietro l'angolo".

I tag di questo articolo