Capodanno
Foletti: "Ecco dove sta andando Lugano"
© Ti-Press/Pablo Gianinazzi
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Redazione
2 anni fa
Nel tradizionale discorso di inizio anno, il sindaco ha illustrato cinque istantanee che trattano di economia, innovazione, ma anche della nuova scuola di Sonvico, della Masseria di Cornaredo e della Casa della Musica.

Questa mattina al Palazzo dei Congressi di Lugano si è tenuta la cerimonia di Capodanno, dove il sindaco Michele Foletti ha pronunciato il suo discorso di inizio anno. Per Foletti, “l’anno che si è appena concluso è stato l’ultimo di una legislatura breve. Tre soli anni, rispetto ai quattro consueti, ma non per questo si è trattato di una legislatura più semplice o leggera delle altre, anzi”. 

5 istantanee sulla Città

Il sindaco di Lugano ha però voluto focalizzare l’attenzione “su alcune note di speranza”, presentando alla popolazione 5 istantanee alle quali corrispondono altrettanti temi cari al Municipio: “Questi temi sono al centro delle Linee di sviluppo 2018-2028. Si tratta dei binari privilegiati che stiamo percorrendo nella nostra strada verso il futuro. E dalla metafora dei binari ognuno può – a giusta ragione - dedurre che considero Lugano sempre e ancora come la locomotiva del Cantone Ticino”. Di seguito riportiamo una sintesi dei 5 punti trattati nel discorso di Foletti.

Economia: il contributo di una situazione finanziaria solida all’intero territorio

Per il sindaco, “il ruolo di Lugano, anche dal punto di vista economico e finanziario, è centrale per tutta la regione e per tutto il Cantone. Ce lo ricorda la perequazione finanziaria cantonale, alla quale la nostra Città contribuisce ogni anno in modo decisivo, anche in anni difficili come quelli che stiamo attraversando. Posso assicurarvi che, sebbene il preventivo 2024 sia meno roseo dei precedenti (ci attendiamo un disavanzo nell’ordine dei 20 milioni di franchi), i nostri conti continuano a rimanere in ordine. Poiché all’orizzonte si profilano nubi scure sarà necessaria qualche correzione di rotta sulle tempistiche dei nuovi investimenti, come quelli del Polo turistico congressuale o del Parco Viarno. Si tratta di ostacoli che non ci faranno perdere lo slancio propositivo che ha contraddistinto Lugano in questi anni, in cui molto si è fatto nonostante una congiuntura non favorevole”.

Innovazione: il secondo forum internazionale di Lugano PlanB e molto altro

 “A cinque anni esatti dal lancio del progetto Lugano Living Lab abbiamo preso parte come guest speakers, a Berlino, al più importante Congresso tedesco sul tema della digitalizzazione nel settore pubblico. Abbiamo inoltre vinto, con l’app MyLugano, lo Smart Cities Contest dell’IEEE, l’Institute of Electrical and Electronics Engineers, cioè l’associazione internazionale di riferimento per il mondo dell’innovazione e della tecnologia. Durante l’anno abbiamo ospitato inoltre il secondo forum internazionale di Lugano’s Plan B. Un ulteriore passo avanti sarà il trasferimento a Lugano, da febbraio di quest’anno, del Lifestyle Tech Competence Center, un Centro di competenza che è parte dello Switzerland Innovation Park Ticino”.

Territorio: la nuova scuola dell’infanzia di Sonvico

 “Si è parlato molto del PSE, il Polo sportivo e degli eventi il cui cantiere principale – quello dell’Arena sportiva - ha preso avvio nel corso dell’autunno, ma non meno importanti sono state tutte le altre opere infrastrutturali (e i relativi investimenti) che la Città ha portato a termine in questi anni (e molti ne mancano ancora) soprattutto nei Quartieri. Penso alla nuova scuola dell’infanzia di Sonvico, assieme alla mensa per le scuole elementari (sempre a Sonvico); alla scuola dell’infanzia di Molino Nuovo e agli spazi pubblici circostanti”. 

Solidarietà: la Masseria di Cornaredo

“Tra le innumerevoli realtà che si occupano di socialità e di solidarietà a Lugano, ne scelgo una che possa valere per tutti: la rinata Masseria di Cornaredo che era stata salvata dal crollo all’inizio del secolo su iniziativa di Angelo Paparelli. Un bel progetto sociale, che ha al centro le attività della Fondazione Francesco e la figura di Fra Martino, ma anche un progetto di recupero architettonico e paesaggistico reso possibile da iniziative pubbliche e private, in un circolo davvero virtuoso di collaborazioni”.

Cultura: la Casa della Musica

"Il progetto vincitore del concorso internazionale della futura Casa della Musica trasformerà senza snaturarlo il comparto disegnato all’inizio degli anni Sessanta dagli architetti Alberto Camenzind, Rino Tami e Augusto Jäggli. Il progetto accoglierà il Conservatorio della Svizzera italiana, la Fonoteca nazionale svizzera, l’OSI, i Barocchisti e tutta una serie di realtà attive in ambito musicale. La Città ha fatto uno sforzo notevole, sia dal punto di vista organizzativo che finanziario, per giungere a questo importante traguardo. Si è trattato di un’operazione volta anche a preservare un importante bene culturale che doveva restare pubblico. Il Cantone non ha avuto il coraggio di farlo, noi sì".