
I conti del Cantone tornano sotto la lente dell’UDC, che con un’iniziativa parlamentare elaborata rilancia il “decreto Morisoli bis” per il freno della spesa e il pareggio dei conti nel 2027. La motivazione, si legge sul Corriere del Ticino che ha anticipato la notizia, è che il Preventivo 2024 “non ha prodotto misure adeguate per garantire il pareggio dei conti entro la fine del 2025, come voluto dal Gran Consiglio nell’ottobre del 2021 e dal popolo nel maggio del 2022” (quando era stato approvato il decreto Morisoli “originale”, ndr). I dati di Piano finanziario 2024-2027 mostrano infatti “una situazione finanziaria allarmante”.
Come giungere all’obiettivo
L’obiettivo del pareggio dei conti andrebbe raggiunto frenando tre voci di spesa, ovvero personale, beni e servizi e trasferimento. I democentristi si dicono inoltre contrari al sistema dello “scarica barile” sui Comuni. Il “Morisoli bis” dovrà passare l’esame del Gran Consiglio ma, nel caso in cui il Consuntivo 2025 approvato dal Parlamento fosse in pareggio, il Decreto decadrebbe in automatico.