
Vittoria in Appello per il Mattinonline. Lo scorso 31 gennaio, infatti, la prima Camera civile del Tribunale d'appello ha confermato la sentenza del 2 agosto 2016 emessa dal pretore di Lugano Francesco Trezzini, che aveva ha assolto il portale per aver definito "omosessuale pedofilo" l'organizzatore delle Feste Durex. Queste feste, organizzate in Italia e anche in una discoteca di Lamone, erano balzate agli onori della cronaca ticinese nel 2010, dopo essere finite al centro di un’inchiesta del programma televisivo “Le Iene”, che aveva mostrato immagini di sesso tra i giovani partecipanti.
Il 24 settembre e il 7 ottobre 2010 il Mattinonline aveva pubblicato due articoli – senza firma e nel frattempo rimossi – nei quali, pur senza indicare nomi, si accusava l'organizzatore degli eventi di essere un “pedofilo omosessuale” e di avere avuto approcci intimi con ragazzini. Il primo pezzo riportava la testimonianza anonima di un partecipante. Il secondo accennava a rivelazioni del programma televisivo italiano che confermavano le accuse. Oltre a ospitare un link che rimandava all'intervista concessa dall'organizzatore delle feste alla nota trasmissione televisiva, l'articolo era corredato di una foto dell'interessato con la didascalia “un adulto nel mondo degli emo” e l'indicazione dello pseudonimo.
Il 10 marzo 2014 l'organizzatore aveva inutilmente chiesto al pretore di Lugano la cancellazione degli articoli e un risarcimento di 10'240 franchi. Il pretore aveva però assolto il Mattinonline ritenendo che l'interesse pubblico prevalesse sulla sfera privata del ricorrente, addossandogli invece 3'300 franchi di spese di giustizia.
Notizia di interesse pubblicoNella sua sentenza il pretore aveva rilevato che "non è il perseguimento penale a rendere una persona pedofila o meno, né è necessario che una persona per essere definita pedofila tramuti la perversione in atto concreto". Trezzini aveva inoltre ricordato che l'organizzatore delle Feste Durex "aveva ammesso in un'intervista a "Le Iene" atteggiamenti ambigui con minorenni (baci, abbracci, pernottamenti comuni)".
"Quanto emerso porta a concludere che le affermazioni del giornale online non possono considerarsi del tutto false, inventate o destituite di qualsiasi fondamento" aveva concluso il pretore, sottolineando inoltre il fatto che il nome dell'uomo non fosse mai stato citato dal Mattinonline e che la notizia aveva un interesse pubblico, visto che le feste avevano avuto luogo anche in Ticino, a Lamone.
"Testata sensazionalistica"Trezzini aveva inoltre sottolineato come il Mattinonline si potesse definire "testata sensazionalistica". Pertanto, aveva spiegato, "da un lato c'è il carattere sensazionalistico di giornali quali il Mattino della Domenica (e testate correlate) e dall'altro un preciso tema di attualità. Il genere della testata e i toni abitualmente usati dalla stessa relativizza infatti, data la consapevolezza del pubblico e anzi l'aspettativa dello stesso a titoli e contenuti volutamente esagerati e scandalistici, l'impatto delle affermazioni”. Considerati poi il contesto giornalistico e l'omessa menzione del nome, il Pretore aveva escluso che il tenore degli articoli sminuisse sproporzionatamente la figura dell'attore.
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