Ticino
Federcommercio: no al CCL generalizzato nella vendita
Redazione
17 anni fa
"Le esigenze dei consumatori sono cambiate. Occorrono soluzioni nuove"

È destinata a far discutere la presa di  posizione  dichiarata ieri dalla Federcommercio. In una nota, l’associazione sostiene che “gli orari di apertura dei negozi seguono regole che hanno ormai più di 40 anni. Le esigenze dei consumtori sono cambiate. È ora di trovare soluzioni equilibrate e moderne".La Federcommercio, che riunisce le società  regionali dei commercianti e della grande distribuzione, chiede un’estensione moderata degli orari giornalieri, la conferma delle aperture pre-natalizie e l’apertura di tutti i negozi in alcune feste infrasettimanali non parificate alle domeniche, per evitare che i clienti ticinesi vadano in Italia a fare la spesa. Inoltre l’associazione si oppone  all’obbligo generale  di un contratto collettivo di lavoro perché, si legge ancora nella nota, “ non potrebbe tenere  conto della variegata  realtà del commercio ticinese che basa la sua forza su numerosi piccoli negozi e manca dei necessari presupposti giuridici. Assicurate per contro buone condizioni di lavoro ed esclusi dumping salariale e abusi.Mercoledì i sindacati OCST, SIC  e SIT avevano subordinato il loro accordo alle deroghe all’orario di apertura dei negozi ad un’estensione obbligatoria del contratto collettivo di lavoro a tutti i rami della vendita.

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