
Dare del fascista a qualcuno, dire che usa metodi di stampo fascista, è penalmente punibile. Lo ha stabilito questa mattina il giudice Siro Quadri sentenziando su un caso che riguarda il deputato leghista Donatello Poggi.Un ticinese è stato riconosciuto colpevole di ingiuria per aver scritto, in una lettera apparsa due anni fa sulla Regione, che nel comitato di sciopero delle Officine c’erano personaggi di stampo fascista. Il riferimento era chiaramente a Poggi, che in precedenza aveva tuonato parole di fuoco contro il giornalista Aldo Bertagni.Toni che avevano indignato il lettore della Regione. Da qui, la sua decisione di scrivere una lettera di solidarietà a Bertagni, dando, di fatto, del fascista a Poggi. Che ha querelato l’autore della lettera. Il procuratore pubblico Paolo Bordoli ha ritenuto che Poggi avesse ragione, e ha condannato l’uomo per diffamazione. Ma lui e il suo legale, Raffaele Caronna, si sono opposti al decreto d’accusa.Ecco perché il caso è approdato questa mattina in Pretura penale, dove Caronna ha tra l’altro citato anche le parole dell’ex ministro Gabriele Gendotti che, dopo le elezioni cantonali, al comitato del PLR parlò di tendenze fasciste della Lega.Poggi e il suo avvocato, Gianmaria Bianchetti, hanno chiesto la conferma della condanna. Ma il giudice Quadri ha derubricato il reato in semplice ingiuria. Condanna, dunque per l’autore della lettera, ma senza alcuna pena pecuniaria. Perché, ha spiegato Siro Quadri, l’autore della lettera ha reagito a una provocazione (le dure parole di Poggi contro Bertagni) e, parlando di “personaggi di stampo fascista” non aveva volontà di offendere. Del resto, ha osservato il giudice, anche i toni usati da Poggi contro Bertagni, erano decisamente sopra le righe.emmebi
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