
Da diverse settimane le farmacie ticinesi autorizzate a praticare test rapidi segnalano un forte aumento delle richieste. È anche il caso della Farmacia Internazionale di Melide, dove ogni giorno si registra un gran via vai, complice anche un fraintendimento sulla gratuità dei tamponi per gli asintomatici. Teleticino si è recata sul posto per verificare come funziona la procedura.
Riprogrammare la farmacia
La sfida logistica non è stata indifferente, e ha costretto a un po’ di creatività nell’utilizzo delle superfici: “Si prevede una zona di vestizione pulita”, racconta Cristian Cassinelli della farmacia, “nel nostro caso si trova dietro il bancone. Il cliente si presenta con un formulario già compilato, aspetta fuori: a quel punto l’operatrice lo raggiunge ed esegue il tampone nel box esterno”. Box esterno che, in questo caso, è stato abilmente ricavato dai garage della stessa farmacia. “Il tempo di permanenza è di 30 secondi, se tutto va bene”, aggiunge Cassinelli.
Tampone gratis per tutti? Mito da sfatare
Una prassi semplice, resa complicata dall’afflusso di clienti e dalle regole, in continua mutazione. Il recente annuncio del Consiglio federale sulla copertura dei costi del tampone per gli asintomatici ha fatto sorgere non poche incomprensioni, soprattutto vista la riapertura delle frontiere italiane: “Viviamo male questo periodo”, spiega Cassinelli, “abbiamo ricevuto chiamate da persone che si aspettavano di poter fare test gratuiti, indipendentemente dalla presenza di sintomi o meno. A livello mediatico è vero che è si è creata della confusione. A livello cantonale non abbiamo ricevuto nessuna nuova indicazione, la situazione è quella di gennaio. I test li facciamo a tutti, ma di test gratuiti su larga scala io non ne so niente”.
Zanini: “Solo 11 farmacie autorizzate in Ticino”
Le farmacie sono sotto pressione anche perché, per il momento, solo 11 sono state autorizzare ad eseguire tamponi a livello cantonale: solo il 5% del totale. “Sono veramente pochissime”, spiega il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, “dall’altra parte c’è una grossa richiesta di test, soprattutto rapidi, per chi ne ha bisogno per motivi personali. E la gente è abituata a richiederli in farmacia, dove ci si aspetta di poter entrare senza appuntamento e richiederli subito. Io capisco quindi che ci sia pressione sulle farmacie: l’offerta è molto poca e la domanda molto ampia”. E la recente riapertura del confine in questo senso non aiuta.
Formulari sono in francese e tedesco
Zanini ha commentato anche il fatto che i formulari per iscriversi ai test rapidi in farmacia, siano al momento disponibili solo in francese e in tedesco: “È incomprensibile, le procedure sono partite ai primi di novembre, c’era tutto il tempo per le associazioni di categoria per rifare il formulario in Italia. L’osservazione è assolutamente condivisibile”.
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