Il ballottaggio
Farinelli: "Abbiamo dato tutto quello che potevamo dare"
un anno fa
Il candidato PLR sconfitto nella corsa agli Stati: "Ci saremmo augurati un altro epilogo di questa storia, ma in politica bisogna saper guardare avanti”.

I liberaliradicali ticinesi si sono riuniti quest’oggi a Gentilino in attesa dei risultati del ballottaggio per gli Stati, dove poco prima dell’esito finale è arrivato anche il candidato Alex Farinelli, il quale nonostante la sconfitta è stato accolto comunque molto calorosamente. Farinelli ha ottenuto il 29.37% dei voti dietro a Regazzi (Il Centro) e Chiesa (UDC).

“Si sperava in una vittoria, così non è stato - commenta Farinelli ai microfoni di Ticinonews - Come in tutte le situazioni, quando una squadra sa che ha dato più o meno tutto quello che poteva dare e quando il risultato è comunque chiaro c’è anche quella serenità di saperlo accettare senza farsi troppi patemi d’animo”.

"Regazzi ha recuperato voti in parecchi comuni"

In comuni come Lugano o Bellinzona, Farinelli ha superato alcuni candidati, ma ci sono altre città tipicamente liberali dove invece è arrivato terzo se non quarto. “Era una tendenza abbastanza chiara - precisa Farinelli - rispetto al primo turno si è visto che in parecchi comuni Regazzi stava recuperando voti. I risultati finali hanno mostrato un distacco netto e una vittoria piena di Regazzi”.

"Personalmente non mi rimprovero nulla"

C’è qualcosa che può rimproverarsi? “Personalmente nulla - puntualizza Farinelli - Che non vuol dire che io non abbia fatto degli sbagli. Però non riesco a vedere un motivo centrale per cui mi dico se avessi fatto qualcosa di diverso sarebbe potuta cambiare la sorte di queste elezioni. Quindi da questo punto di vista sono molto sereno, non perché non mi dispiaccia ma perché sono consapevole che quello che ho fatto era quello che potevo fare”.

"Speravamo di recuperare il seggio perso nel 2019"

Cosa significa per il PLR a livello ticinese non riuscire più ad arrivare agli Stati per la seconda volta consecutiva? “C’è una grossa differenza fra quello che è successo nel 2019 e ciò che è accaduto nel 2023. All’epoca c’era stato un candidato uscente liberaleradicale e si cercava di confermare questo seggio. Così non è stato e quindi in quel momento c’è stato lo shock della perdita di un seggio. Quest’anno c’era la speranza forte e concreta di poterlo recuperare partendo comunque da un presupposto diverso: non si sedava già in quella camera. E chiaro che tutti noi ci saremmo augurati un altro epilogo di questa storia, ma come detto in politica bisogna saper guardare avanti come nella vita”.