Premi di cassa malati più cari, costi dell’energia in aumento e l’inflazione che continua a pesare nei bilanci di cittadini e aziende. Tutto questo porterà cittadini luganesi a una diminuzione del reddito disponibile del 21.2% per una famiglia di quattro persone e del 6.1% per una persona sola.  Ovvero, calcolatrice alla mano, 2'208 franchi in meno per le famiglie e 996 per i single. È il dato che emerge dallo studio sull’impatto della crisi socioeconomica globale presentato oggi dal Servizio statistica urbana della Città di Lugano. 

Stando allo studio anche le aziende saranno toccate. Si stima che il 15%-20% circa delle attività economiche (primario, secondario e logistica e dei trasporti) saranno esposte agli incrementi dei costi di produzione e, in particolare, energetici. Per quanto riguarda la popolazione, si stima che l'aumento dei costi dell'energia toccherà circa il 30-40% dei cittadini "considerata l'elevata dipendenza dall’olio combustibile per l’alimentazione degli impianti di riscaldamento delle abitazioni". 

Secondo le autorità cittadine in questo contesto si potrebbe assistere "a un aumento delle migrazioni di economie domestiche a medio-basso reddito verso comuni dal costo della vita più contenuto e a un incremento delle richieste di assistenza sociale". Il margine d'azione delle amministrazioni pubbliche locali appare però "limitato" nel prevenire o arginare le cause, sottolinea la città. "In tale contesto, la misura più sensata risulta quella di continuare a osservare puntualmente l’evoluzione degli scenari in atto, con lo scopo di intervenire proattivamente e tempestivamente qualora il quadro complessivo dovesse aggravarsi e richiedere pertanto azioni pratiche incisive".