Ticino
Fallimento Airlight: "Quanto costerà al Cantone?"
Fallimento Airlight: "Quanto costerà al Cantone?"
Fallimento Airlight: "Quanto costerà al Cantone?"
Redazione
8 anni fa
Marcello Censi interroga il Governo sulla ditta di Biasca e sugli investimenti erogati dal Cantone alle start up

"Airlight Energy: dall’energia solare al buio pesto, una fine annunciata?" Questo il titolo dell'interrogazione inoltrata oggi dal deputato PLR Marcello Censi al Governo sul fallimento della ditta di Biasca. 

"Il fallimento della Airlight Energy Manufacturing SA di Biasca, start up che in pochi anni ha investito un centinaio di milioni, non può lasciarci indifferenti" esordisce il granconsigliere. "Presentata nel 2014 quale nuovo astro nascente nel campo dell’energia rinnovabile e addirittura descritta come una “case history” per il promovimento economico del nostro Cantone a distanza di pochi mesi la realtà purtroppo si è manifestata in modo alquanto diverso: 32 collaboratori licenziati dall’oggi al domani, tra i quali anche personale altamente specializzato e una voragine di debiti ancora oggi da quantificare con precisione".

"Che qualcosa non andava più per il verso giusto si è iniziato ad avvertirlo tra il 2014 e il 2015 quando il management storico dell’azienda, probabilmente presagendo quello che sarebbe accaduto di lì a poco, decisero di svendere l’azienda ad alcuni imprenditori italiani, profani del settore e probabilmente ignari della reale situazione economico – finanziaria della società. Un fallimento più che annunciato per un’attività che di fatto non è mai veramente decollata" prosegue il granconsigliere.

"A pochi anni di distanza del clamoroso caso della Pramac, una ferita purtroppo ancora aperta per numerose imprese e artigiani ticinesi che diedero fiducia ad un progetto anch’esso rivoluzionario, ma che in pochi mesi si sciolse come neve al sole lasciando dietro di sé 144 mio di debiti e un capannone di oltre 30 mila metri quadrati ancora oggi sfitto e che finirà per fungere da viva testimonianza di investimenti faraonici finiti purtroppo male sul nostro territorio".

"Oggigiorno va di moda parlare di aziende a valore aggiunto, di realtà industriali innovative, di start up e incubatori d’aziende" si continua a leggere. "Realtà che sono fortemente sostenute dal Cantone e in particolare dall’Ufficio per il promovimento economico, dalla SUPSI, dall’USI, sia a livello logistico che finanziario. Addirittura si parla del Ticino come una futura Silicon Valley della Svizzera. Obiettivi ambiziosi che sicuramente possono contribuire ad incrementare l’imprenditorialità nel nostro Cantone soprattutto nelle giovani generazioni e attrarre nuove realtà aziendali realmente con un valore aggiunto per la nostra economia".

"Mi preme invece soffermarmi" aggiunge Censi, "sulla serata promossa dallo Swiss Venture Club che annualmente seleziona sei aziende di settori economici diversificati che si contendono il premio in quanto ritenute innovative, ben radicate nella regione di appartenenza con prospettive convincenti e con una buona immagine".

"Come di consuetudine anche per l’edizione 2017 si sono presentate delle realtà imprenditoriali consolidate, fortemente radicate sul territorio, capaci di creare occupazione e ricchezza nel nostro Cantone" fa notare Censi. "Esempi concreti di come bisogna fare impresa e avere nel contempo successo. Aziende sane del nostro tessuto imprenditoriale che andrebbero dal mio punto di vista maggiormente sostenute anche dall’Ente pubblico".

Fatte queste premesse, Censi sottopone le seguenti domande al Consiglio di Stato:

1. Il fallimento della Airlight Energy Manufacturing SA di Biasca quanto costerà al Cantone?

2. AET vantava una partecipazione del 20% al capitale della ALE Airlight Energy SA detenuta dalla AIRLIGHT ENERGY HOLDING SA. A quanto ammonta la perdita finanziaria per AET da questa operazione?

3. A quanto ammontano gli incentivi che il Cantone e la Confederazione hanno erogato a favore di AIRLIGHT ENERGY HOLDING SA e società ad essa collegate?

4. L’azienda Pramac Swiss SA (in liquidazione) con sede a Locarno che decretò fallimento nel 2012 ricevette importanti incentivi dal Cantone? Se si in che misura?

5. Ad oggi che % di aziende presenti sul nostro territorio beneficiano di agevolazioni fiscali? In che ambito di attività?

6. Il Cantone quanti soldi pubblici investe annualmente nell’ambito della promozione economica e in particolare nel sostegno a progetti innovativi? Quante aziende e start up hanno ricevuto un incentivo/sostegno da parte del Cantone e in che misura?

7. Vi sono start up di successo che anche grazie al sostegno dell’Ente pubblico sono riuscite ad affermarsi sul mercato in Svizzera e all’estero nel proprio segmento di attività? Qual è la % di riuscita delle numerose start up presenti in Ticino?

8. Le PMI rappresentano il 99.6 % del tessuto economico svizzero. Anche se non sempre salgono alla ribalta della cronaca o ricevono la dovuta considerazione, contribuiscono in maniera tangibile al benessere del nostro Cantone. Quante PMI attive sul nostro territorio hanno beneficiato di incentivi o contributi finanziari per lo sviluppo di progetti innovativi?

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