Ticino
Fabio Rizzi ha patteggiato
Fabio Rizzi ha patteggiato
Fabio Rizzi ha patteggiato
Redazione
9 anni fa
L'uomo della "mazzata agli svizzeri" non potrà beneficiare della condizionale, a causa di un precedente

Si è conclusa con dei patteggiamenti extragiudiziali l'operazione "Smile", l'inchiesta della Procura di Monza sulla sanità lombarda che ha riguardato anche Fabio Rizzi, l'ex braccio destro del governatore della Lombardia Roberto Maroni. Concorso in corruzione e turbativa d’asta i reati contestati dall’accusa. Lo riporta La Regione.

Rizzi, che ha patteggiato una pena di due anni, era balzato agli onori della cronaca per alcune "spacconate" telefoniche con il suo assistente Mario Longo: "Ho chiamato gli svizzeri e gli ho detto: se provate a mettere piede in Lombardia questo è l'unico che fate" si sente in un'intercettazione riportata dal Fatto Quotidiano. "Perché in Lombardia lavorano i lombardi!". Rizzi, che in passato ha collaborato con il Centro di inseminazione in vitro di Pro Crea di Lugano, era riuscito a estromettere da una gara d’appalto nel campo odontoiatrico un gruppo svizzero con sede in Ticino. L’ex braccio destro di Maroni non potrà beneficiare della sospensione condizionale della pena a causa di un vecchio precedente, ma una volta passata in giudicato la condanna potrà evitare il carcere mettendosi a disposizione del servizi sociali.

Pure di due anni è la pena patteggiata dal suo assitente Mario Longo, entrambi dovranno risarcire la Regione Lombardia con, rispettivamente, 180mila euro per Rizzi e 70mila europer Longo.

Quattro anni e due mesi di reclusione la pena patteggiata dalla sua favorita, Maria Paola Canegrati, la “zarina” delle dentiere, l’unica che ancora non è stata scarcerata. La donna ha interessi a Chiasso e nei Grigioni, dove risulta titolare di due cliniche odontoiatriche, e possiede una casa a Bellinzona, dove sembra intenzionata a trasferirsi.

Un anno e mezzo la pena patteggiata infine da Stefano Russo, arrestato per il reato di riciclaggio dei soldi degli altri imputati.

Anche tutti gli altri tredici imputati, fra cui le compagne di Rizzi e Longo intendono patteggiare.

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