A seguito della decisione del 15 febbraio comunicata da Armasuisse relativa alla possibilità di produrre gli F-35A svizzeri in Italia (discussa tra il capo dell’armamento svizzero e quello italiano assieme ai collaboratori del Ministero della difesa italiano) il Consigliere nazionale Lorenzo Quadri ha inoltrato un’interpellanza al Consiglio federale per chiarire alcune questioni.

“Svizzera nella lista nera italiana”
Il Consigliere nazionale leghista ritiene infatti che nonostante aleggi l’ipotesi di una commessa estremamente cospicua a favore dell’Italia, questa “continua a mantenere la Svizzera iscritta sulla sua black list delle persone fisiche” sottolineando anche come l’Italia continui a negare agli operatori elvetici l’accesso ai mercati finanziari italiani.

“Questo atteggiamento non è accettabile”
Sulla base di quanto sopraesposto, il Consigliere nazionale non ritiene accettabile tale atteggiamento e chiede quindi al Consiglio federale
1. In relazione all'ipotesi di produrre gli F-35A svizzeri in Italia, il Consiglio federale quali contropartite intende richiedere o ha richiesto all’Italia?
2. E’ consapevole il CF che, in considerazione delle inadempienze italiane nei confronti della Svizzera sui temi indicati sopra, l’ipotesi di produrre gli F-35A nella Penisola risulta problematica?
3. Intende il Consiglio federale subordinare la produzione in Italia degli F-35A svizzeri alla garanzia che le aziende svizzere possano avere accesso ai mercati finanziari italiani e che la Svizzera possa essere finalmente cancellata dalla black list italiana delle persone fisiche?
4. Nel caso in cui l'Italia non concedesse garanzie in tal senso, come intende agire il Consiglio federale per risolvere la questione dell'accesso ai mercati finanziari italiani da parte delle aziende svizzere e la questione delle black list?
5. Il Consiglio federale intende trovare un'alternativa per produrre altrove gli F-35A svizzeri?

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