
“A seguito della rioccupazione abusiva dell’ex Macello avvenuta nel pomeriggio di ieri, 29 dicembre 2021, e proseguita malgrado gli inviti della polizia e della autorità a liberare gli stabili occupati e scendere dai tetti vista la pericolosità della situazione, questa mattina la polizia è intervenuta procedendo con l’evacuazione dei locali occupati”. Comincia così il comunicato stampa in cui il Municipio prende posizione sulla rioccupazione e lo sgombero del sedime dell’ex Macello. Le autorità confermano inoltre che “attualmente risulta ancora presente sul tetto una persona e sono in atto tentativi di convincerla a scendere a tutela della propria incolumità”.
Nel corso della giornata di ieri, il Municipio ricorda di aver deciso di presentare denuncia penale per violazione di domicilio, di impedire l’ulteriore entrata di occupanti all’interno dell’ex Macello e di conferire delega al Sindaco Michele Foletti di ordinare l’evacuazione dell’ex Macello, dopo verifica delle condizioni operative con la polizia, quando possibile e a dipendenza dell’opportunità, “nel pieno rispetto del principio della proporzionalità e di tutte le regole applicabili alle operazioni di polizia”
L’intervento di Badaracco
Il Municipio spiega anche l’intervento del vicesindaco Roberto Badaracco nelle trattative con l’autogestione, che sarebbe avvenuto solo “per ribadire loro la totale disponibilità del Municipio a riconsegnare masserizie ed effetti personali ai legittimi proprietari, secondo le modalità già concordate con l’avv. Costantino Castelli nel corso dell’estate”. Badaracco, lo ricordiamo, in un’intervista odierna a Ticinonews si era detto “dispiaciuto” che lo sgombero fosse avvenuto dopo che per la prima volta dopo mesi gli autogestiti avevano preso contatto per dialogare.
“Chiesta la liberazione degli occupanti arrestati”
Il Municipio spiega inoltre che dopo l’evacuazione, “su ulteriore richiesta di chi ancora rimaneva sul tetto”, il Vicesindaco si è recato sul posto, ricevendo - oltre alla richiesta del recupero degli effetti personali - anche quella della liberazione dei due occupanti arrestati dalla magistratura a seguito del ferimento di un agente. “Quest’ultimo tema è, evidentemente, di competenza dell’autorità giudiziaria e non del Municipio”.
La questione del recupero degli effetti personali
In merito alla richiesta di recupero di masserizie ed effetti personali, il Municipio precisa invece “che fin da subito, dopo lo sgombero di fine maggio (vedi comunicato stampa del 10 giugno), è stata offerta la possibilità di recuperare gli oggetti rimasti negli spazi dell’ex Macello secondo una modalità definita con l’avv. Castelli, al fine di procedere con una riconsegna ordinata degli oggetti ai legittimi proprietari ed evitare ulteriori denunce penali, come invece paventato dall’avv. Castelli”. Secondo le autorità però “quest’ultimo non ha mai dato seguito a quanto previsto e fino a oggi il Municipio non ha più avuto alcun riscontro o richiesta in merito”
Il Municipio infine “ringrazia tutte le cittadine e i cittadini per aver sopportato i disagi causati dall’occupazione in un momento nel quale la preoccupazione di tutti è rivolta all’aggravarsi della situazione pandemica, con contagi e quarantene che stanno mettendo a dura prova le famiglie, le strutture sanitarie e le attività economiche”.
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