Lugano
Ex macello, dissequestrate le macerie già sgomberate da Lugano
©Gabriele Putzu
©Gabriele Putzu
Redazione
un anno fa
Il procuratore generale Andrea Pagani ha ordinato il dissequestro di parte delle macerie dell’ex macello di Lugano. Ma non quelle presenti in città, bensì quelle che giacciono da tre anni in un’azienda del mendrisiotto. L’inchiesta, nel frattempo, avanza.

Era fine maggio del 2021 quando a Rancate, in una ditta di smaltimento, giunsero alcuni camion su cui viaggiava parte del materiale risultante dalla demolizione dell’ex Macello di Lugano, avvenuta nella notte del 29 maggio. Una notte concitata in cui una piccola parte delle macerie, si parlerebbe di quattro cassoni, venne prontamente sgomberata dal terreno che si affaccia su Viale Cassarate. Uno sgombero in seguito congelato per l’avvio dell’inchiesta relativa alla demolizione dello stabile. Da quel giorno, un totem di sassi e ferro racconta ancora oggi della notte in cui all’autogestione luganese perse il tetto. L’inchiesta, prima abbandonata e poi riaperta per ordine della Corte dei reclami penali, ancora prosegue. Ma venerdì scorso, stando a nostre informazioni, almeno per una parte delle macerie dell’ex macello il ministero pubblico ticinese ha ordinato il dissequestro.

Dissequestro

Non si tratta però di quelle rimaste a Lugano, bensì di quelle custodite presso la Econord di Rancate in alcuni cassoni. Materiale che, non appena la decisione del procuratore generale Andrea Pagani passerà in giudicato, potranno essere smaltite. Sempre di oggi, è la notizia data dalla Regione, secondo cui il procuratore generale Andrea Pagani potrà accedere alla documentazione della Polizia cantonale relativa alla notte tra il 29 e i 30 maggio 2021. I documenti erano infatti stati consegnati sigillati alla magistratura, ma il giudice dei provvedimenti coercitivi Ares Bernasconi ha deciso diversamente, consentendo agli inquirenti di accedere alle carte. Lugano dovrà invece attendere ancora per poter sgomberare le macerie ancora presenti in Città, sul sedime che è stato destinato all’edificazione del Campus Matrix, che prevede spazi culturali e alloggi studenteschi.