Ticino
Esclusivo: parla il padre dell'amica di Marco Siciliano
Redazione
16 anni fa
Marco voleva divorziare. “Lui e mia figlia, che è medico, - ci racconta - si erano conosciuti in gennaio alla clinica di Novaggio...."

Marco voleva divorziare. “Lui e mia figlia, che è medico, si erano conosciuti in gennaio alla clinica di Novaggio. Un amore improvviso ma importante, tanto che erano già andati insieme a vedere un paio di appartamenti”. Così il padre della donna che negli ultimi mesi è diventata la compagna di Marco Siciliano, il 32enne che il 25 marzo ha ucciso la moglie Beatrice Sulmoni nella loro villetta di Obino. L’uomo chiede di mantenere l’anonimato per sé e per sua figlia, ma racconta dettagli e particolari a Ticinonews.ch. “L’ultima volta che l’ho visto è stata domenica 28 marzo, quando aveva già compiuto il delitto. Mi è sembrato abbastanza tranquillo. Ma era un uomo riservato. Poi, martedì, al mio ritorno da una breve vacanza, ho saputo. Il sabato di Pasqua mia figlia è stata chiamata in polizia e interrogata. Era all’oscuro di tutto. Ed è rimasta drammaticamente scioccata da quanto ha saputo. Non l’avrebbe mai immaginato”. Anche perché, rivela il nostro interlocutore, Siciliano aveva già programmato di partire per la Cina in luglio per seguire un corso di agopuntura, lui che faceva il fisioterapista. Insomma il gesto ancora incomprensibile di Marco Siciliano, che ha ucciso la moglie senza apparente motivo, ha rovinato più di una vita. Anche quella della sua nuova compagna, con la quale stava costruendosi un nuovo futuro. Secondo il padre della donna si è trattato di un raptus, anche se il delitto potrebbe avere un motivo che va ricercato nel rapporto tra Marco e Beatrice. E’ ormai accertato che il delitto è avvenuto nella villa di Obino. E a questo punto spetta agli inquirenti capirne i motivi attraverso gli interrogatori e le prove raccolte sul posto. [email protected]

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