
Continua a dividere il Cantone la vicenda dei due bambini equadoregni che, seppur non residenti in Ticino, hanno frequentato per qualche settimana le scuole del Gambarogno, prima di essere invitati dall'Ufficio della migrazione a lasciare il territorio a causa dell'approssimarsi dello scadere dei visti dei loro rispettivi padri.
I bambini, come noto, sono tornati in Spagna con i loro genitori. Ma l'ondata emotiva, e soprattutto la domanda di fondo "i bambini hanno diritto ad andare a scuola?", non si sono ancora esaurite.
Oggi i Giovani socialisti comunicano di aver organizzato una manifestazione popolare a favore del diritto all'istruzione e "contraria a una politica migratoria col paraocchi".
L'appuntamento è per sabato 8 novembre 2014 dalle ore 14 in Piazza Governo a Bellinzona.
I Giovani socialisti spiegano così l'idea di scendere in piazza: "In merito alla vicenda dei bambini ecuadoregni, abbiamo appreso con sdegno e profondo disappunto della loro partenza forzata, assieme alla loro famiglia, che ha tutto il sapore di un’espulsione. Ancora una volta il governo si mostra distaccato e disumano nei confronti dei meno fortunati: inizialmente il ministro Gobbi si è mobilitato per negare loro la possibilità dell’esercizio di un diritto fondamentale di basilare importanza, quale quello all’istruzione, ancorato oltretutto all’Art. 19 della Costituzione e all’Art. 28 della Convenzione sui diritti dell’infanzia. Costituzione che tanto viene difesa da una certa corrente politica, che vorrebbe addirittura dichiarare il primato del diritto svizzero rispetto al diritto internazionale pubblico, chissà, magari certi diritti ancorati a tali trattati vengono ritenuti scomodi? Ed ora sono state fatte enormi pressioni affinché partissero. E tutto ciò malgrado la prassi riguardante diritto all’istruzione avrebbe dovuto permettere ai bambini di terminare come minimo l’anno scolastico in corso."
"Sull’onda di tale indignazione la volontà di far sentire la nostra voce per manifestare, assieme a diverse organizzazioni politiche e non, a favore di un’applicazione umana della legge e denunciando una politica migratoria applicata à la carte" proseguono i Giovani socialisti. "Sarebbe stata la stessa cosa se fosse stata una facoltosa famiglia russa? Non crediamo proprio, vogliamo gridare un forte e chiaro basta ad un’applicazione creativa alla legge, la cui rigidità si applica senza umanità ai più deboli mentre le eccezioni, quando conviene, vengono applicate volentieri!"
Per chi volesse saperne di più: https://www.facebook.com/events/355692974604044/
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata