
Ente Ospedaliero Cantonale, rinnovo del regolamento organico del personale e qualità delle cure: è questo il tema, nonché il titolo, di un'interpellanza che Matteo Pronzini (MPS) ha inviato, nei giorni scorsi, al Consiglio di Stato.
Nel testo viene citato un recente studio (al quale l’EOC ha partecipato) suoi percorsi professionali in campo infermieristico in Svizzera negli ultimi 40 anni (che ha visto coinvolti a livello nazionale oltre 15'000 infermieri e infermiere, di cui 600 in Ticino) che è giunto alla conclusione che le ragioni principali per le quali il personale abbandona la professione sono gli orari estenuanti, il lavoro troppo pesante, lo scarso riconoscimento sociale, la difficoltà a conciliare vita privata e lavoro, e i salari insoddisfacenti.
Secondo il deputato del MPS tale situazione si riscontra anche tra il personale dell’EOC. Fa infatti notare alcuni aspetti: "1. il salario mensile mediano dal 2013 al 2015 è diminuito; 2. a fronte di un forte aumento del numero di pazienti (+18% in ambito stazionario, +30% in ambito ambulatoriale dal 2010 al 2015) e a un aumento dei compiti amministrativo-burocratici, il personale curante e medico-tecnico non è stato adeguatamente aumentato (solo del 15%); 3. l’offerta di asili nido e di un’opportuna organizzazione del tempo di lavoro per il personale con responsabilità famigliari non corrispondono alle necessità di madri e padri confrontati con lavoro serale, notturno e domenicale; 4. sono regolari e ripetute le denunce da parte dell’Associazione svizzera dei medici assistenti e capo-clinica e dell’Ordine dei medici relative al mancato rispetto degli orari di lavoro massimi negli ospedali; 5. Governo e maggioranza parlamentare, così come la direzione dell’EOC, in questi ultimi anni hanno pure contributo a peggiorare le condizioni quadro del personale occupato presso l’EOC. Ad esempio, negli ultimi anni il contributo che l’amministrazione cantonale versa all’EOC è stato annualmente ridotto di 5,7 milioni e per il 2016 è previsto un ulteriore aumento di questo taglio a 8,4 milioni".
Detto questo, Pronzini ricorda che a fine anno il Regolamento Organico del personale EOC (il contratto collettivo del personale) giunge a scadenza. A suo avviso, dunque, "la direzione dell’EOC ha un’ottima occasione per garantire, tramite un miglioramento delle condizioni di lavoro del personale, che negli ospedali cantonali la qualità delle cure continui ad essere eccellente".
E dato che il Consiglio di Stato è direttamente rappresentato nel Consiglio d’Amministrazione dell’EOC tramite il direttore del DSS Paolo Beltraminelli., il deputato ritiene che il Cantone "non può assumere un atteggiamento neutrale di fronte a questa scadenza".
Per questo, pone al Governo 5 domande:
1. Il CdS è a conoscenza delle conclusioni dello studio "nurses at work"-Studio sui percorsi professionali in campo infermieristico in Svizzera negli ultimi 40 anni?
2. Partendo da queste considerazioni, quali indicazioni ha espresso (o intende esprimere) attraverso il proprio rappresentante nel CdA in occasione del prossimo rinnovo del regolamento organico del personale?
3. Sa il CdS quali sono le principali tematiche che il CdA dell’EOC porterà al tavolo delle trattative per il rinnovo del Regolamento organico del personale EOC?
4. Quali indicazioni ha dato al proprio rappresentate nel CdA affinché la direzione dell’EOC rispetti, per i medici assistenti, le disposizioni sulla durata massima del tempo di lavoro, in particolare ricordando che il Cantone è autorità di controllo della applicazione della LL?
5. Non pensa il CdS che il taglio di 5.7 milioni annui (8.4 dal 2016) dei versamenti all’EOC possa compromettere la qualità delle cure erogate dall’EOC?
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