Ticino
EOC, gli ospedali si riorganizzano
Redazione
4 anni fa
Da oggi la Carità smette di essere l’ospedale di riferimento Covid del Cantone, con i pazienti Covid che verranno presi a carico anche negli altri istituti EOC. Un cambio che segna “l’inizio del ritorno a una nuova normalità”

Da oggi cambia la presa a carico dei pazienti Covid. L’EOC ha infatti deciso di passare da un dispositivo di presa in carico centralizzata a uno decentralizzato. Un cambio che segna “l’inizio del ritorno a una nuova normalità”, sottolinea l’Ente, che permetterà di garantire una presa a carico adeguata e sicura dei pazienti Covid e non Covid in tutte le strutture ospedaliere EOC. L’Ospedale Regionale di Locarno smetterà dunque di essere l’ospedale Covid del Cantone.

La presa a carico dei pazienti
La possibilità di gestire i pazienti Covid sia nei Reparti di degenza che nei reparti di medicina intensiva in tutte e quattro le sedi degli ospedali regionali dell’EOC “permette di evitare ai pazienti e alle loro famiglie il disagio legato al trasferimento in una struttura di presa in carico centralizzata”, sottolinea l’Ente. Questa gestione consente inoltre di “evitare trasferimenti di persone così come gli onerosi spostamenti di materiale e di attrezzature”. Al contempo la gestione decentralizzata “si prefigge di garantire tutti gli interventi “elettivi e non” e tutte le cure opportune per i pazienti che lo necessitano”, evitando di ricorrere a misure quali annullamenti e posticipi di interventi o visite, che si sono rese necessarie nelle prime ondate di Covid.

Forte richiesta dei tamponi
Il Servizio di Microbiologia EOLAB (SMIC), centro di competenza per la microbiologia in Ticino, ha effettuato da inizio pandemia più di 130’000 analisi Covic. In questo periodo di pianificazione di vacanze all’estero, le richieste della popolazione di disporre di un risultato negativo al test sono aumentate, rileva l’EOC, ricordando che presso i Servizi di Urgenza Medica e le checkline EOC non vengono più effettuati tamponi per viaggio. Presso questi Servizi sono eseguiti test PCR (molecolari) unicamente per i pazienti sintomatici o in vista di un loro ricovero.

La gestione degli effetti della pandemia
Con il ritorno alla normalità l’Ente fornisce anche alcune cifre legate alla gestione della pandemia. In totale sono stati ospedalizzati 2’391 pazienti. A questi si aggiungono 480 pazienti a cui sono state garantite le prime cure per meno di 24 ore, che sono poi stati trasferiti verso altri istituti (Clinica Luganese Moncucco o verso il domicilio in quarantena). Nelle cure intense sono stati accolti in totale 511 pazienti, mentre i pazienti deceduti sono 390.

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