
Prima che la pandemia arrivasse alle nostre latitudini, a tenere banco nella sanità ticinese era il passaggio del Cardiocentro sotto il controllo dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC). Passaggio che è avvenuto con l’inizio del 2021. A distanza di un anno, i vertici dell’EOC e dell’istituto stilano un bilancio positivo per il lavoro svolto insieme, facendo il punto sul processo di integrazione ancora in corso ed elencando gli obiettivi e i principali impegni per l’immediato futuro.
La pandemia ha accelerato il processo di integrazione
“Certo è stato un anno difficile, ma paradossalmente la pandemia ha facilitato e accelerato il processo di integrazione”, esordisce Massimo Manserra, Direttore dell’Istituto Cardiocentro Ticino, citato in una nota congiunta. “Di fronte all’emergenza e alla necessità di fare fronte comune, ogni residuale diffidenza e incomprensione è stata subito spazzata via e una piena, fattiva collaborazione si è naturalmente imposta”. Secondo Manserra il personale del Cardiocentro ha vissuto positivamente il processo di integrazione, “cogliendo lo spirito costruttivo della nuova gestione, rispettosa della nostra identità e, mi si perdoni l’espressione forse un po’ azzardata in tempi di pandemia, anche ben contenta di lasciarsi contagiare dallo ‘stile Cardiocentro’, quel dinamismo e quel senso di appartenenza che rappresentano il lascito più prezioso della nostra storia”. L’integrazione procede insomma “in un clima di piena collaborazione da parte di tutti”, aggiunge il direttore. Anche l’integrazione della telefonia e della posta elettronica, nonché quello delle cartelle cliniche, delle piattaforme informatiche e dei sistemi gestionali è stato efficiente, sottolinea Mansserra.
I progetti futuri
Anche sul fronte degli investimenti e della pianificazione strategica, i vertici si dicono soddisfatti del bilancio di questi 12 mesi. “Sullo sfondo c’è l’attuazione del progetto già approvato di sopraelevazione dell’edificio del Cardiocentro, un ampliamento necessario per consentire lo sviluppo del Cardio anche in funzione delle sue sempre più importanti responsabilità accademiche”, spiega il Direttore Generale dell’EOC Glauco Martinetti. “Il cantiere partirà nel 2023, ma la macchina ha già acceso i motori e come Direzione Generale abbiamo confermato l’impegno per un investimento che sarà di circa 15-17 milioni di franchi. Abbiamo poi dato pieno sostegno ai programmi di aggiornamento tecnologico pianificati dalla direzione del Cardiocentro, con un investimento di circa 2,5 milioni di franchi per la nuova, modernissima sala operatoria ibrida, inaugurata lo scorso 11 novembre, e abbiamo a bilancio circa 2 milioni di franchi destinati al completo rinnovamento di due sale di cardiologia interventistica, in programma quest’anno”.
Più medicina ambulatoriale
Lavori sono in corso anche per quanto riguarda la modernizzazione dell’offerta clinica, obiettivo della prossima riorganizzazione dei servizi ambulatoriali, per una migliore e più efficiente presa in carico del paziente ambulante in un rapporto di migliore collaborazione con la medicina del territorio e con i medici di famiglia. Il Cardio dei prossimi anni offrirà dunque ancora più medicina ambulatoriale.
L’unificazione dei servizi di cardiologia nel Cantone
“La novità più importante in questo inizio 2022”, conclude Martinetti, “è però l’unificazione dei servizi di cardiologia di tutti gli ospedali dell’Ente, e dunque della Cardiologia del San Giovanni di Bellinzona, della Carità di Locarno, del Civico e dell’Italiano di Lugano e del Beata Vergine di Mendrisio, sotto la direzione e la responsabilità clinica diretta del Cardiocentro. Abbiamo portato a compimento, in tempi brevi e difficili per le ragioni che conosciamo, il progetto di Cardiologia cantonale, con il Cardiocentro al vertice di una rete che copre l’intero territorio garantendo un’ottimale, efficiente e qualificata presa in carico di tutti i pazienti con patologie cardiache”. Nella sua nuova identità pubblica il Cardiocentro, integrato nell’EOC, si è dunque ingrandito, sfruttando al meglio le sinergie offerte dall’intero ventaglio delle specializzazioni dell’Ente, accorpandone alcuni servizi.
Il servizio di Teleticino
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