
Conti ancora in rosso, ma in netto miglioramento per l’EOC, che lo scorso anno ha registrato un ulteriore trapasso di pazienti dallo stazionario all’ambulatoriale. Tanti gli sforzi per contenere i costi senza rinunciare agli investimenti, hanno spiegato oggi i vertici in occasione della conferenza stampa di presentazione del Rapporto 2024 tenutasi all’Ospedale Italiano di Lugano. “Dopo gli anni burrascosi segnati dal Covid e dall’onda lunga dei suoi effetti negativi sui conti, non solo i nostri, annotiamo il sollievo di trovarci in acque meno agitate”, spiega il presidente del Cda Paolo Sanvido. Qualche dettaglio in più lo fornisce Doris Giulieri, capo Area Finanze: “Il risultato operativo (EBIT) per il 2024 è positivo, mentre quello ordinario - con una leggera perdita di 1,6 milioni - è da considerarsi equilibrato, e soprattutto molto migliorativo rispetto agli ultimi anni”. Viene inoltre sottolineato che l’EOC "ha aiutato il Cantone alleggerendo la spesa di 7 milioni di franchi nel 2024”.
"Conclusi importanti progetti infrastrutturali"
Sul piano dell’attività, il capo Area Informatica e Tecnologia della Comunicazione Marco Bosetti mette in evidenza “passi in avanti nella digitalizzazione dei processi e dei flussi di lavoro, con importanti ricadute in termini di efficienza, trasparenza e sicurezza delle cure”. Alessandro Bressan, direttore Ospedale Regionale di Bellinzona e Valli, sottolinea invece “l’avanzamento o la conclusione di importanti progetti infrastrutturali, su tutti il nuovo PS adulti e pediatrico al San Giovanni di Bellinzona inaugurato a luglio 2024”. Sempre Bressan ricorda anche “l’importante sigla del nuovo contratto di lavoro per i medici assistenti e i capiclinica, con l’introduzione delle 46 ore settimanali”.
Basso turnover del personale
Per quanto riguarda il personale, i vertici EOC fanno notare come all’interno delle strutture dell’Ente il tasso di fluttuazione si mantenga costantemente al di sotto del 5%, un dato "molto positivo" se confrontato con quello dei principali ospedali svizzeri, tutti con un turnover del personale tra il 10 e il 15%. “Un basso turnover del personale – annota il direttore generale Glauco Martinetti – è positivo in primo luogo per i pazienti, che possono contare su persone di riferimento che non cambiano nel tempo. Ed è positivo per l’ospedale, perché la formazione di nuovo personale e l’inserimento nel contesto lavorativo comportano l'impiego di risorse". Infine "è anche un indicatore di soddisfazione dei lavoratori stessi".