
Quest’anno la Svizzera infrangerà quota 9 milioni di abitanti. Una crescita demografica che ha pochi pari in Europa: in 20 anni la popolazione è cresciuta di 1,4 milioni (+20%). Una cifra che sale al 60% se torniamo al 1960, quando eravamo solo 5 milioni e mezzo. In Ticino nelle prime due decadi di questo secolo la popolazione è invece cresciuta di 40mila abitanti. È solo questione di tempo per raggiungere la cifra tonda di 10 milioni? Difficile dirlo. Anche l’Ufficio federale di statistica non può elaborare scenari, piuttosto che previsioni vere e proprie. Il più probabile di questi dice che arriveremo alla cifra tonda nel 2040. "È uno scenario che si basa su diverse ipotesi, tra cui il fatto che la Svizzera rimarrà un paese attrattivo, sia dal punto di vista economico che dalla qualità di vita”, spiega Danilo Bruno, collaboratore dell’Ufficio di statistica ticinese. “Ci sono poi altri due scenari: il primo vede raggiungere questa soglia già nel 2034, il secondo prevede che questa soglia non verrà raggiunta da qua al 2050”.
Gli scenari per la popolazione ticinese
Nel 2021 Danilo Bruno si è occupato di realizzare un lavoro analogo a quello dei colleghi degli uffici federali di Nêuchatel. Anche qui sono tre gli scenari contemplati: uno scenario medio in cui la popolazione ticinese dovrebbe subire una leggera crescita da qui al 2050, raggiungendo quota 358mila, uno scenario in cui la popolazione passerà a 327mila unità e infine uno scenario un cui si dovrebbe raggiungere i 390mila abitanti.

"Negli scorsi 20 anni la componente che ha portato la popolazione ticinese a crescere è stata essenzialmente quella migratoria visto che il saldo naturale è stato pressoché nullo fino alla metà degli anni 2010”, spiega ancora Bruno. “Dopodiché ha iniziato a diventare sempre più negativo: i decessi hanno superato annualmente il numero di nascite. Le migrazioni sono invece state sempre positive dal 2001 a oggi. Hanno avuto una fase di rallentamento tra il 2017 e il 2019, dove gli arrivi sono diminuiti in maniera consistente, per poi riprendere dal 2021. Questo si vede anche dai dati provvisori del 2022”. A spingere la crescita della popolazione, c’è dunque il saldo migratorio, mentre la differenza fra nati e deceduti in prospettiva rischia di essere sempre più negativa. “Probabilmente, guardando gli scenari cantonali, il saldo naturale dei prossimi anni dovrebbe diventare sempre più negativo, indipendente dallo scenario che si considera”, aggiunge Bruno.
Difficile invertire il trend
Proprio di recente l’Ufficio di statistica ha approfondito il tema dell’impatto della migrazione sulla curva demografica in Ticino, con un’attenzione particolare al tema dell’invecchiamento della popolazione. Dalle simulazioni ne risulta che comunque vada sarà estremamente difficile invertire la tendenza. “Le migrazioni possono influire molto, soprattutto sulle cifre totali. Ma se pensiamo alla struttura per età, è difficile che questi dati possano invertire il trend”, conclude Bruno.