
Sono state inaugurate questa mattina a Mendrisio, nel quartiere di Rancate, la nuova centrale convertitrice delle Ffs e la nuova sottostazione delle Aziende Industriali Mendrisio (Aim). Si tratta di due impianti che assicurano la quantità di approvvigionamento elettrico per la corrente di trazione ferroviaria necessaria nel sud del Ticino dopo il completamento della Nfta (Nuova ferrovia transalpina), così come l’approvvigionamento elettrico per la Città di Mendrisio.
Un progetto chiave
Quello di Mendrisio è un progetto chiave per l’approvvigionamento elettrico della parte più meridionale del Canton Ticino, sia per la rete ferroviaria sia per le economie domestiche della regione. Dopo aver condiviso la realizzazione, i due impianti sono tuttavia indipendenti nella gestione. L’investimento totale per il progetto è stato di 54 milioni di franchi.
L’asse nord-sud del San Gottardo
Con il completamento della Nfta sull’asse nord-sud del San Gottardo è aumentata l’offerta nel traffico merci e passeggeri e, di conseguenza, anche il fabbisogno di energia elettrica. Oltre all’ampliamento dell’infrastruttura ferroviaria, le Ffs hanno quindi potenziato anche la loro infrastruttura elettrica, per garantire “un maggiore e più stabile approvvigionamento di corrente di trazione per l’esercizio ferroviario”, come si legge in un comunicato.
Come funziona
La nuova centrale convertitrice è collegata sia alla linea di Swissgrid sia a quella delle Ffs e il convertitore di frequenza (con due trasformatori) trasforma la frequenza proveniente dalla rete Swissgrid a quella per l’esercizio ferroviario. Degli interruttori isolati a gas collegano l’impianto alla rete ad alta tensione del San Gottardo delle Ffs. Grazie a due trasformatori, una parte dell’energia passa alla linea di contatto che alimenta la linea ferroviaria a sud del Monte Ceneri. Oltre all'impianto principale, in prossimità dei binari a Mendrisio sono state ampliate le stazioni di commutazione, mentre a Balerna ne è stata costruita una nuova.
Rinaturazione del Laveggio
Anche il territorio circostante la nuova centrale ha beneficiato di questo progetto. In particolare, il lungofiume del Laveggio è stato rinaturato e riqualificato, ed è stato costruito un ponte di accesso alle nuove sottostazioni. Il fiume, che in passato fu incanalato artificialmente, ha ora riguadagnato il suo spazio, con un letto più ampio e argini più dolci. In questo modo la natura “si riprende una parte di territorio e l’acqua, in caso di piena, ha più spazio per scorrere”.
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