Ticino
"Elia Frapolli pagato fino a giugno per fare il candidato?"
"Elia Frapolli pagato fino a giugno per fare il candidato?"
"Elia Frapolli pagato fino a giugno per fare il candidato?"
Redazione
7 anni fa
Il Mattino avanza il dubbio: il direttore di Ticino Turismo percepirà lo stipendio fino a questa estate, nonostante le dimissioni annunciate dal 1. gennaio

Elia Frapolli pagato fino a giugno per fare il candidato? A sollevare il dubbio è Il Mattino, che in un articolo pubblicato oggi evidenzia come il direttore di Ticino Turismo Elia Frapolli - confermato mercoledì sera nel quintetto in corsa per il Consiglio di Stato (vedi correlati) - abbia sì annunciato le dimissioni il giorno successivo dalla propria carica nell'Agenzia turistica ticinese, ma "se a livello istituzionale c’è forse chiarezza, lo stesso non si può dire dal profilo finanziario", scrive il domenicale. 

"Naturalmente qualche boccalone, specie del suo partito, si è subito lanciato in un’operazione di beatificazione: Frapolli ha rinunciato alla cadrega statale! Santo subito! Peccato che le cose stiano diversamente. E l’illibatezza, anche politica, è altra cosa", prosegue Il Mattino. "Come detto, Frapolli ha annunciato le dimissioni per il primo di gennaio 2019. Da adesso fino a fine anno, consumerà le sue vacanze. Dopodiché, tuttavia, gli uccellini cinguettano che continuerà a percepire lo stipendio – come detto paragonabile a quello di un Consigliere di Stato – ancora per cinque mesi. Quindi fino al 31 maggio! Ma senza lavorare! Il che significa: Frapolli si farà tutta la campagna elettorale, più ancora due mesi, pagato dal solito sfigato contribuente che lo stipendierà… per fare il candidato!", si legge ancora. "Quella del buon Elia invece ha tutto l’aspetto di una buonuscita! Non si vede perché un ente parastatale come l’ATT dovrebbe pagare - con soldi pubblici - una buonuscita al suo direttore che se ne va di propria spontanea volontà per candidarsi al governicchio! Non sta né in cielo né in terra!", si legge ancora. 

"Se Frapolli lavora, giusto che venga pagato! Ma non sta in piedi che venga pagato con soldi pubblici per stare a casa a fare il candidato!", conclude quindi il domenicale. 

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