
Qui di seguito gli aggiornamenti sulla seduta di oggi in cui il ticinese Ignazio Cassis è stato eletto il 117esimo consigliere federale della storia elvetica dal 1848 a oggi.
Nella gallery le foto dei concitati momenti a Palazzo Federale.
9.38
Iniziano i festeggiamenti, in molti si stanno già spostando verso Piazza federale.
9.25
Dopo il discorso in quattro lingue, Cassis ha dichiarato di accettare l'elezione a consigliere federale: "Mi impegnerò come un fabbro per la solidità di questo Paese". Il 56enne di Montagnola è l'ottavo ticinese a rivestire questa carica.
9.19
Il primo discorso di Cassis: "Vi ringrazio per la fiducia che mi avete dato eleggendomi oggi in Consiglio federale. La Svizzera che pensa, parla, scrive e sogna in italiano siede nuovamente nel Governo federale. Leggo nella vostra decisione la volontà di rafforzare la coesione nazionale. A nome del Ticino, ma anche del Grigioni italiano e di tutta la Svizzera italofona, desidero ringraziarvi di cuore."
Cassis ha poi ringraziato anche in romancio, in francese e in tedesco.
9.18
Ora Ignazio Cassis deve dichiarare se accetta o meno l'elezione.
9.15
I risultati del secondo turno: schede in bianco 2, schede valide 244. Eletto con 125 voti Ignazio Cassis.
9.09
I 246 parlamentari hanno appena partecipato al secondo turno. Inizia ora lo scrutinio.
9.04
È arrivata anche l'unica parlamentare che non ha votato al primo turno, Sibel Arslan (Verdi). Tutti i 246 membri dell'Assemblea federale sono quindi presenti per il secondo turno.
8.55
I risultati del primo turno: schede bianche 3. Hanno ottenuto voti Ignazio Cassis 109, Pierre Maudet 62, Isabelle Moret 55, altri 16. Nessuno ha raggiunto la maggioranza assoluta di 122 voti, si passa quindi al secondo turno.
8.54
L'assente è Sibel Arslan (Verdi, BS).
8.46
Filippo Lombardi commenta su TeleTicino dopo la prima votazione: "Noi rispetteremo il tricket. All'interno del PPD è ben chiara la problematica della rappresentanza linguistica in Governo"
8.41
Gli scrutatori hanno iniziato lo spoglio delle schede: i risultati del primo turno dovrebbero essere noti tra circa un quarto d'ora.
8.37
Sono state distribuite 245 schede, vale a dire che c'è un assente.
8.35
Vengono distribuite le schede di voto per il primo turno.
8.30
Per il PLR prende la parola Beat Walti, vice capogruppo, dato che il capogruppo Ignazio Cassis in qualità di candidato non può parlare a nome del partito. "Il gruppo liberale radicale assume le sue responsabilità presentando tre candidati di grandissimo valore, che si distinguono però per carattere. Partiamo dal presupposto che anche voi, colleghi, assumerete le vostre responsabilità e sceglierete uno dei tre candidati, così come ha fatto il nostro partito in passato."
"I nostri tre candidati, Isabelle Moret, Ignazio Cassis e Pierre Maudet, sono assolutamente capaci, validi e competenti" ha proseguito Walti. "Tutti e tre in caso di elezione chiederanno più posti di lavoro, delle opere sociali finanziate in modo sicuro e il proseguimento della via bilaterale."
8.26
A questo punto i consiglieri federali abbandonano la sala e l'elezione può quindi iniziare.
8.15
A prendere la parola è ora Burkhalter, che ha espresso il suo riconoscimento alle istituzioni del nostro Paese. "In realtà niente nel nostro Paese viene fatto solo da una persona, da noi l'esecutivo è improntato sulla modestia. È grazie all'avvicinamento di punti diversi che il Paese attraversa le tempeste. Secondo me uno dei segreti della Svizzera risiede nell'infondere a qualsiasi maggioranza la consapevolezza del rispetto di tutte le minoranze."
8.00
È iniziata puntualmente alle 8 la seduta durante la quale l'Assemblea federale eleggerà il successore di Didier Burkhalter in Consiglio federale. La seduta si è aperta con la lettura della lettera di dimissioni presentata nel giugno scorso dal neocastellano e con il discorso di commiato da parte del presidente dell'Assemblea federale Jürg Stahl.
"Dopo 8 anni in Consiglio federale, ho bisogno di scrivere una nuova pagina della mia vita, non so ancora quale inchiostro avrà, ma penso che sarà più discreto pubblicamente" scriveva Burkhalter, ringraziando il Parlamento per la collaborazione e dicendosi onorato di aver potuto servire le istituzioni.
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