Ticino
Educazione sessuale dall'asilo: "Non deve essere un tabù"
Educazione sessuale dall'asilo: "Non deve essere un tabù"
Educazione sessuale dall'asilo: "Non deve essere un tabù"
Redazione
8 anni fa
La coordinatrice del GLES Barbara Bonetti chiarisce: "La scuola non si sostituisce alle famiglie ma le affianca"

Ha fatto discutere la notizia del 16 agosto scorso sull'educazione sessuale che, in base rinnovate raccomandazioni operative elaborate dal Gruppo di lavoro per l'educazione sessuale (GLES) a cui il DECS ha dato luce verde nel novembre 2016, partirà già dall'asilo (vedi articolo suggerito).

Dalle colonne del Giornale del Popolo la coordinatrice del GLES Barbara Bonetti ha voluto sottolineare alcuni punti importanti. "Anzitutto preciso che non è assolutamente un cambio di paradigma rispetto al passato. Da tempo si è passati a un concetto olistico di educazione sessuale nella scuola, precisando che è importante iniziare il prima possibile. Questo era già stato indicato nelle linee guida del 2006. Come ogni argomento anche i temi legati all’educazione sessuale possono essere declinati a seconda dell’età degli allievi e questo in tutti gli ordini di scuola".

"Voglio sottolineare che non si tratta in nessun modo di far entrare una sessualità adulta nel mondo dei bambini - ha proseguito Bonetti -  Alla scuola dell’infanzia i docenti danno risposte in modo adeguato all’età dei bambini, accompagnandoli a sviluppare il rispetto degli altri”.

L’obiettivo non è quello di sostituirsi alla famiglia, "bensì di affiancarla".

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