Ticino
Ecco perché i gay non possono (ancora) donare il sangue
Ecco perché i gay non possono (ancora) donare il sangue
Ecco perché i gay non possono (ancora) donare il sangue
Redazione
8 anni fa
Il Servizio Trasfusionale CRS della Svizzera Italiana: "Gli omosessuali non dovrebbero più essere totalmente esclusi"

Donare il sangue è un gesto importante e, in determinate situazioni, fondamentale per salvare vite umane. Tuttavia, nonostante la carenza di donatori in certi periodi dell'anno, gli omosessuali sono ancora esclusi dalla possibilità di donare il sangue. E' infatti chiaramente specificato, tra i vari criteri per la donazione, che non si possono avere rapporti sessuali tra uomini. Una richiesta che sembra discriminatoria: a chiarire questo delicato aspetto il dottor Stefano Fontana, del Servizio Trasfusionale CRS della Svizzera Italiana.

Dottor Fontana, escludere gli omosessuali dalle donazioni di sangue ha il sapore di una decisione discriminatoria nei loro confronti.Non è però così. A noi interessa principalmente l'aspetto medico della questione, per garantire la sicurezza dei riceventi del sangue. E, dal punto di visto statistico, il rischio di trasmissioni di malattie infettive negli MSM (uomini che hanno rapporti sessuali con altri uomini, ndr) è sensibilmente più alto che nelle persone che hanno rapporti eterosessuali. 

E' però difficile pensare che una coppia di MSM responsabile, che hanno fatto i test del caso e non hanno rapporti sessuali con altre persone siano soggetti più a rischio rispetto a un etero più "frivolo".E' una considerazione assolutamente corretta. Ma noi dobbiamo basarci sui dati a nostra disposizione. Stiamo però lavorando per rivalutare determinati limiti. Ad esempio, adesso sono accettati MSM a condizione che non abbiano avuto rapporti sessuali per 12 mesi.

Magra consolazione... Ma intanto è un passo in avanti. Siamo coscienti che dal punto di vista concreto non cambierà molto, ma è la dimostrazione che la comunità medica sta prendendo in considerazione la questione. Non è facile intervenire, perché le procedure per modificare i parametri sono sempre estremamente lunghi e necessitano di criteri rigidi, perché non bisogna dimenticare che tutto viene fatto nell'assoluto interesse del ricevente del sangue. Servirà quindi altro tempo per vedere misure significative.

Qual è l'obiettivo finale?L’obiettivo è chiaro: occorrerebbe valutare caso per caso, analogamente alla donazione di cellule staminali del sangue, il comportamento a rischio dei donatori di sangue. L’inclinazione MSM in quanto tale non dovrebbe più costituire motivo di esclusione. Al contrario, sarebbe più opportuno rinviare il donatore (nella maggior parte solo temporaneamente) in base al suo comportamento concreto, a prescindere dal suo orientamento sessuale. L’elaborazione di questi criteri è tuttavia complessa e non potrebbe comunque iniziare, previa intesa con le autorità, prima del 2018.

MS

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