
La Confederazione, di fronte al rapido incremento di casi Covid-19, ha deciso di rafforzare le misure anti-Covid. Le misure, lo ricordiamo, erano già nell’aria da giovedì quando il consigliere federale Alain Berset aveva confermato l’incontro con la Conferenza dei direttori cantonali della sanità per decidere la nuova stretta. Venerdì, invece, diversi cantoni hanno deciso di introdurre già alcune regole restrittive. Tra questi il Ticino che nel tardo pomeriggio di venerdì ha comunicato le nuove disposizioni cantonali che, ora, sono anche quelle applicate dalla Confederazione. In occasione della Conferenza stampa di ieri, a Ticinonews Speciale su Teleticino, Norman Gobbi ha anticipato che il Cantone sarebbe intenzionato ad aumentare all’allerta sul territorio: tendenzialmente significherebbe riportare la campagna di sensibilizzazione dall’arancione al rosso. In ogni caso, ieri ha ricordato Simonetta Sommaruga, i Cantoni hanno la libertà di adottare anche misure più severe rispetto a quelle imposte da Berna.
La situazione epidemiologica

Ricapitolando
Da oggi, in tutta la Svizzera, è obbligatorio indossare la mascherina dai 12 anni in tutti i luoghi chiusi accessibili al pubblico. Sono vietati gli assembramenti di più di 15 persone nello spazio pubblico e in bar e ristoranti si potrà consumare solo stando seduti. In Ticino, inoltre, da oggi tutti gli studenti del post-obbligatorio dovranno indossare la mascherina dentro e fuori l’istituto scolastico (in tutti gli spazi chiusi – aule, laboratori, ecc. – e nei sedimi esterni alla scuola), anche se si possono mantenere le distanze fisiche. Per quanto riguarda le casa anziani, dopo un’apertura il Governo ticinese ha deciso di sospendere le uscite dei residenti. E, infine, lo ricordiamo, il Consiglio di Stato ha decretato la chiusura dei locali notturni e dei locali erotici.
Mascherina nei luoghi al chiuso
Secondo alcuni studi il rischio di trasmissione del virus (e non solo del Covid-19) può essere ridotto indossando sistematicamente la mascherina, soprattutto nei luoghi in cui non può essere mantenuta la distanza necessaria. Per questo motivo da oggi bisognerà indossarla oltre che sui mezzi pubblici, anche nelle stazioni, alle fermate dei tram e dei bus, negli aeroporti, nei negozi, nei musei, nei ristoranti, nelle chiese, negli uffici dell’amministrazione, nei cinema e nei teatri, così come negli spogliatoi degli impianti sportivi. Le disposizioni valgono naturalmente anche per il personale.

Deroghe
È prevista una deroga per le persone che si esibiscono pubblicamente, come artisti, oratori, sportivi. Sono esentati anche gli ospiti di ristoranti, bar, locali notturni, discoteche o sale da ballo, se sono seduti e se mangiano o consumano bevande. Tuttavia, quando si recano al loro tavolo o alla toilette devono indossare la mascherina.
Negli asili nido, nelle scuole e nei i settori di allenamento di centri sportivi e per il fitness, l’obbligo di indossarla vige soltanto se è previsto dai piani di protezione delle strutture interessate. Le autorità raccomandano inoltre la mascherina negli uffici e nei luoghi di lavoro non accessibili al pubblico se non può essere mantenuta la distanza necessaria.
Telelavoro
Il Consiglio federale, peraltro, invita ad effettuare il più possibile il telelavoro. Infatti, lavorare da casa contribuisce a ridurre la mobilità e quindi i contatti, sia sul tragitto casa-lavoro sia sul posto di lavoro, come nella pausa pranzo. Inoltre, grazie al telelavoro si riduce il rischio di dover mettere in quarantena un intero team a causa di un caso di positivo. Quello dell’UFSP è un invito ma non sussiste tuttavia alcun obbligo di telelavoro.
Ristorazione
Non sarà più possibile consumare alimenti e bevande stando in piedi. Questa è una nuova norma che da oggi vale in tutta la Svizzera. Inoltre, è obbligatorio registrare i dati di contatto di almeno una persona per tavolo o per gruppo.

Manifestazioni private: le regole
I dati dei Cantoni risultanti dal tracciamento dei contatti mostrano che nelle manifestazioni private svolte nella cerchia familiare o tra amici il rischio di contagio è più frequente, poiché in queste situazioni non sono previsti piani di protezione. Quindi per ridurre la trasmissione del virus è necessario introdurre prescrizioni anche in questo ambito, secondo il Governo.
Per quelle cui partecipano da 16 a 100 persone, come finora l’organizzatore non è tenuto a elaborare un piano di protezione. Vige però l’obbligo della mascherina. Inoltre la consumazione deve avvenire stando seduti e devono essere registrati i dati di contatto dei partecipanti. Questa regola si applica ai locali privati non accessibili pubblicamente. Le manifestazioni private con più di 100 persone possono avere luogo soltanto in strutture accessibili al pubblico che dispongono di un piano di protezione.
Manifestazioni pubbliche: cosa è possibile fare?
Gli assembramenti spontanei di più di 15 persone nello spazio pubblico sono vietati per evitare in particolare che le manifestazioni private vengano trasferite nello spazio pubblico. Le manifestazioni politiche sono tuttora autorizzate, ma è prescritto l’uso della mascherina.

Sanzioni
In virtù della legge sulle epidemie, la violazione dell’obbligo della mascherina è punibile con una multa fino a 10’000 franchi. Anche chi contravviene a quest’obbligo per negligenza è punibile con una multa fino a 5000 franchi. Il perseguimento penale è compito dei Cantoni. Incombe alle autorità cantonali giudicare l’infrazione (autorità penali delle contravvenzioni o pubblico ministero). Il proprietario di un negozio può decidere se desidera sporgere denuncia; la polizia ha invece l’obbligo di farlo se constata una presunta violazione dell’obbligo di indossare la mascherina.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata