Ticino
"Ecco cosa resta del Mojito"
"Ecco cosa resta del Mojito"
"Ecco cosa resta del Mojito"
Redazione
7 anni fa
Scintille sui social per come è stata lasciata l'area. Piffaretti e Badaracco replicano: "Eccessiva la tempestività dei commenti"

Il Mojito Tropical Lounge di Lugano, tappa fissa per chi vuole sorseggiare gustosi cocktail contemplando il meraviglioso panorama del lungolago, è finito al centro di un vortice di polemiche sui social. Dopo che il locale è stato costretto a chiudere a seguito del cambiamento di legge (LEAR), che impone una durata massima di tre mesi per strutture di questo genere, i cittadini luganesi si sono infervoriti su Facebook, lamentando le condizioni in cui è stata lasciata l’area (vedi foto).

Ivan Piffaretti, gestore del Lounge Bar ormai da qualche anno, definisce questa “polemica sterile”. «I nostri operai hanno iniziato a smontare stamattina presto, per evitare la canicola estiva del primo pomeriggio. Hanno preso parte del bancone e lo hanno portato in magazzino, lasciando sul posto le due casette per questioni logistiche. È così da tutti gli anni ormai, e il fatto che nel frattempo qualcuno si sia divertito a postare foto discriminanti su Facebook mi lascia basito. La gente dovrebbe andare sul lungolago a rilassarsi» afferma, contrariato, il gestore.

Più moderata è la reazione di Roberto Badaracco, titolare del Dicastero cultura, sport e eventi, che risponde così ai commenti: «A causa del cambiamento di legge, la LEAR, il Mojito quest’anno ha dovuto chiudere dopo soli tre mesi di apertura. I cittadini potrebbero essersi infastiditi a causa della cessazione dell’attività di un importante punto di ritrovo della movida luganese in un mese di afflusso turistico come agosto; mi rendo conto che la cosa potrebbe non sortire un piacevole effetto agli occhi di chi viene a trovarci. La struttura del Lounge bar è davvero piccola, per cui parlare di un inestetismo mi pare eccessivo. Tuttavia, se le polemiche dovessero persistere, provvederemo ad accelerare i tempi di smantellamento».

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