
È stato presentato ufficialmente questa mattina un rivoluzionario dispositivo in grado di rimuovere plastiche e microplastiche dalle aque. La dimostrazione è avvenuta presso il Club Canottieri di Lugano alla presenza di Tiziano Putelli, dell'Ufficio della Caccia e della Pesca, della municipale Cristina Zanini Barzaghi e Fabio Schnellman, del Consorzio Pulizia delle Rive e dello Specchio d'Acqua del Lago Ceresio.
Nato nel 2015 dall'intuizione di due giovani ricercatori australiani, Seabin, questo il suo nome, è un cestino galleggiante che, immerso nell'acqua e collegato a una pompa elettrica, crea un flusso in grado di inviare al collettore tutti i rifiuti galleggianti. Rifiuti che vengono raccolti in un sacchetto, mentre un separatore pulisce e filtra l'acqua, che verrà riversata poco dopo.
"Seabin cattura i piccoli detriti galleggianti, come gli imballaggi di olio, carburanti e detergenti, lavorando 7 giorni su 7, 24 ore su 24" spiega Simone Germano della Poralu Marine, che da oltre 25 anni progetta e realizza idee per migliorare l'ambiente marino. "Lo strumento è in grado di trattenere fino a 20 kg. Ogni 'cestino' può eliminare fino a 90mila sacchetti di plastica o 50mila bottiglie all'anno, risultando fondamentale per l'economia circolare: la plastica, una volta raccolta, può essere infatti riutilizzata, comportando meno emissioni di CO2 rispetto all'impiego di quella vergine".
Seabin è già stato testato nelle acque del lago di Lugano: "I risultati sono più che incoraggianti" sottolinea Diana Battelli, titolare di I Lake Nautic Services Sagl, che grazie alla collaborazione con LifeGate e il produttore Poralu Marine, ha portato il dispositivo a Lugano. "In soli 20 giorni un solo Seabin è stato in grado di raccogliere circa 25 kg di materiale plastico".
Maggiori dettagli questa sera nel TG delle 18.45 di TeleTicino
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