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Ecco chi sono i nuovi giornalisti e operatori dei media ticinesi
Redazione
2 anni fa
È giunta al termine l’edizione 2022 del Corso di giornalismo della Svizzera italiana. Consegnati oggi 21 diplomi per giornalisti e 11 certificati per operatori dei media.

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione tenutasi questa mattina nell’Aula del Gran Consiglio a Bellinzona l’edizione del Corso di giornalismo della Svizzera italiana 2022. Diretto dal giornalista Aldo Sofia, il Corso quest’anno ha visto la partecipazione di 21 giornalisti e 11 operatori dei media provenienti da diverse testate del nostro Cantone.

Lo scopo del corso

L’edizione è stata segnata da un ricco programma, sia teorico sia pratico, orientato a trasmettere i fondamentali del giornalismo e al contempo a fornire strumenti ed esperienze sul campo per mettere i giovani professionisti nella condizione di affrontare al meglio le nuove sfide e le nuove sollecitazioni di un mondo professionale sempre più complesso e in costante evoluzione.

Ringraziamenti ad Aldo Sofia

Un ringraziamento speciale da parte della Commissione e della Presidente è andato ad Aldo Sofia che ne ha assunto la direzione nel 2017 mantenendola per tre edizioni. A lui - insieme al precedente presidente Gianni Gaggini - il merito di aver aperto, in sintonia con i tempi, “i nuovi sviluppi” e “le nuove esigenze del mestiere”, l’iscrizione e la frequenza anche agli operatori dei media. Una scelta che ha saputo “intercettare un’esigenza concreta da parte del settore rafforzando l’offerta del Corso di giornalismo che resta un’occasione unica di formazione nel nostro Cantone”.

L’avvicendamento

Ad Aldo Sofia, che con questa edizione saluta il Corso, succederà il giornalista Roberto Antonini, che ha vinto il concorso quale direttore indetto dalla Commissione questa primavera. Classe 1957, a lungo responsabile dell’approfondimento culturale della Rete Due della RSI, studi in Storia e Antropologia a Parigi, giornalista dal 1984, Antonini è stato inviato in Africa e Medio Oriente, ed è stato corrispondente dagli Stati Uniti per la radio Svizzera Romanda dal 1995 al 2001. Ha ricoperto poi la carica di Capo dell’Informazione della Radio Svizzera fino al 2007. Tra i premi conferitigli per la sua attività giornalistica, il Prix Suisse, il “Grand Prix du Journalisme des Radios Publiques de Langue Française” e il premio dell’Associazione Ticinese di Giornalismo. Da poco in pensione, Antonini abbraccia questa nuova sfida con l’appoggio della Commissione che vede in lui la figura “adeguata” a prendere in mano le redini del Corso e a traghettarlo verso nuovi orizzonti.

I premiati

La Cerimonia di oggi è stata anche l’occasione per annunciare e consegnare due premi importanti: il Premio Renato Porrini e il Premio Erminio Ferrari, che mettono in luce tre lavori “particolarmente meritevoli” presentati agli esami.

“Violenza al femminile”

 Il Premio Renato Porrini viene assegnato per ogni edizione al lavoro di diploma che meglio tiene conto della responsabilità sociale insita nella pratica giornalistica. La giuria, composta da Barbara Sostaric, Peter Schiesser e Fabio Dozio, ha valutato come da regolamento i servizi e gli articoli segnalati dalla Commissione d’esame del Corso. Il lavoro ritenuto più meritevole dal profilo della qualità giornalistica è “Violenza al femminile”, realizzato da Federica Ciommiento, giornalista de laRegione. Il tema, ha spiegato la giuria, è interessante, e merita di essere “salutata positivamente” la scelta di considerare la violenza domestica non solo dal punto di vista maschile, ma anche femminile. Dal lavoro risulta in modo chiaro che si tratta quasi sempre di rapporti in cui ognuno è, contemporaneamente, “vittima e carnefice”. La testimonianza raccolta è quella di una donna che arriva ad aggredire il compagno, dal quale non riesce a distaccarsi. Un legame forte che unisce due sofferenze. Il servizio “è ben costruito”, intercalando la testimonianza con la voce di esperti che intervengono “in modo conciso ma efficace”. Buona la sonorizzazione e il ritmo complessivo.

Un 'ex equo'

Vincono ‘ex equo’  il ‘premio Ferrari’ della Commissione esami i lavori finali dei giornalisti e registi RSI Philippe Blanc e Marco Tagliabue, quest’ultimo con il podcast in tre puntate dal titolo “Ti sparo in mezzo agli occhi”, che racconta la sua esperienza personale di giornalista minacciato da una famiglia n’dranghetista che operava nel Nord Italia (con addentellati anche in Svizzera). Philippe Blanc vince invece con il lavoro dal titolo “Il cacciatore di Balene”, un’inchiesta televisiva realizzata in particolare in Islanda e che denuncia la caccia illegale di balene, il grande cetaceo minacciato di estinzione e per questo tutelato da norme che dovrebbero impedirne la strage. La motivazione del Premio dedicato al compianto collega Erminio Ferrari si basa sulla convinzione che nei due casi vengono espresse la qualità e il rigore sempre promossi dal giornalista e scrittore per molti anni responsabile della redazione esteri della Regione Ticino.

Sguardo già rivolto alla prossima edizione

Conclusasi l’edizione 2022 del Corso di giornalismo, si inizia a guardare alla prossima, sotto la direzione di Roberto Antonini, che partirà a settembre 2023. Informazioni e dettagli verranno annunciati all’inizio dell’anno prossimo.

 

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