
Sette dei quindici agenti in forza alla Polizia ferroviaria della Svizzera italiana hanno rassegnato le dimissioni durante l'ultimo anno.
La notizia anticipata ieri da Radio Fiume Ticino, dopo conferma delle FFS, è riportata e approfondita oggi da La Regione.
Se metà degli agenti ha deciso di lasciare il proprio lavoro, c'è infatti da chiedersi cosa succede all'interno del corpo di Polizia ferroviaria. C'è chi parla di ambiente lavorativo non proprio ottimale, a causa dell'aggressività di diversi viaggiatori, soprattutto nelle ore serali o in occasione di manifestazioni sportive.
Ambiente stressante, quindi. Ma le FFS sminuiscono. "Siamo di fronte a una normale fluttuazione del personale" ha spiegato la portavoce Roberta Trevisan, precisando che il personale della Polizia ferroviaria verrà presto completato e addirittura potenziato. "Non riscontriamo niente di particolare all'interno del corpo della Polizia ferroviaria, anche se va detto che negli ultimi anni l'attività è molto cambiata. Oggi la sicurezza va garantita quasi ventiquattro ore su ventiquattro, in un contesto dove l'utenza dei trasporti pubblici è notevolmente cresciuta."
La portavoce delle FFS fa gli esempi dei "Tilo pigiama", che richiedeno l'impiego di agenti fino a tarda notte, e di particolari eventi, soprattutto sportivi.
In ogni caso, come detto, il corpo verrà presto completato e potenziato. Nel 2015 verrà aperto un concorso per aspiranti agenti dei trasporti, i cui prescelti frequenteranno la scuola cantonale di Polizia.
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