
Se le ultime pozzanghere in prati e sentieri ci ricordano che è solo pochi giorni che sul Ticino ha smesso di piovere (e a Nord delle Alpi a rammentarlo ci sono ancora fiumi e laghi oltre il livello di guardia), MeteoSvizzera ha emanato un’allerta per canicola di livello moderato (grado 2 su 5). L’allerta è valida su Basso Moesano e Ticino, ad eccezione delle vallate superiori, dal mezzogiorno di oggi fino alle ore 20 di lunedì, sotto i 600 metri di quota. Nel resto della Svizzera non è stato diramato alcun avviso di canicola.
Il servizio meteorologico prevede in particolare temperature massime fra i 31 e i 33 gradi. Nella notte, non scenderanno sotto i 18-22 gradi. L’umidità raggiungerà il 25-40%.
Una prima metà d’estate meno “strana” di quanto sembri
Nel suo blog, MeteoSvizzera fa anche un bilancio di questa prima – secondo molti strana – metà d’estate 2021. “Per quel che riguarda il caldo, giugno era partito con il piede sull’acceleratore, con brevi periodi di canicola, per poi perdere il ritmo. Restando però mediamente sopra la norma, come si nota nella cartina di sinistra, con uno scarto ben distribuito su tutta la Svizzera di circa 2 gradi oltre la norma”.
“Dopo una frenata del caldo nella seconda parte di giugno, il freno a mano è restato azionato nella prima metà di luglio. Il Sud delle Alpi se l’è cavata grazie a brevi situazioni favoniche, restando attorno alla norma, mentre al nord manca effettivamente qualche grado rispetto alla norma”.
E sul fronte delle precipitazioni, in realtà, in Ticino ne sono cadute meno rispetto al solito, “se non per l’alta Valle Maggia e alta Val Bedretto. In particolare, il Sottoceneri ha ricevuto solo il 15% delle precipitazioni normali. A Sud delle Alpi, luglio è stato finora segnato da due eventi di piogge e temporali particolarmente intensi, che localmente hanno segnato record di accumuli su poche ore. Nei primi 15 giorni però mediamente solo il lato nord-ovest del Ticino è in eccesso di accumuli”.

Temperature in sella
Sempre in tema di eccessi, martedì parte “Temperature in sella”: sull’arco di quattro giorni, una cinquantina di amatori della bicicletta percorreranno il tragitto tra Grono (GR) e La Brévine (NE). Nelle due località erano state rilevate le temperature rispettivamente più alta (40,5°C, l’11 agosto 2003) e più fredda (-42,5°C, il 12 gennaio 1987) nel nostro paese dall’inizio delle misurazioni. “La pedalata attraverso la Svizzera” – si legge sul blog di MeteoSvizzera – “superando le Alpi e raggiungendo il Giura, vuol essere anche un momento di riflessione sui cambiamenti climatici in atto e un incentivo alla mobilità lenta attraverso la conoscenza dell’evoluzione della rete di piste ciclabili presenti sul territorio svizzero”. Oltre che a sensibilizzare sul cambiamento climatico, gli organizzatori intendono devolvere delle offerte all’associazione “Parkinson Svizzera”, che possono essere versate agli estremi bancari presenti sulla pagina Facebook di “Temperature in sella”.
© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata