Bellinzona
“È stata una presenza costante per più di un secolo”
Così il pastore della Chiesa evangelica riformata di Bellinzona ricorda il cedro secolare che viene abbattuto in queste ore a causa di un’aggressione provocata da un fungo parassita.

Ha osservato per più di un secolo il via vai dei bellinzonesi e dei fedeli della comunità evangelica riformata della Capitale. Stiamo parlando del cedro storico della Chiesa evangelica riformata, il quale è abbattuto in queste ore. Il motivo? Un’aggressione provocata alla pianta dall’armillaria mellea, un fungo parassita.

“Nonostante gli sforzi non siamo riusciti a salvarlo”

"L’aggressione da parte del fungo è cominciata già qualche anno fa. Il cedro si è quindi seccato, la sua corteccia si è ricoperta di resina e non ha più generato aghi nuovi”, racconta a Ticinonews il pastore Stefano D’Archino. Nella comunità “tutti si sono chiesti se non c’era modo di salvare la pianta. Abbiamo consultato più esperti e chiesto vari interventi per cercare di mantenere il cedro in vita, ma purtroppo non c’è stato niente da fare. Nonostante gli sforzi non siamo riusciti a salvarlo”, continua D'Archino. Per motivi di sicurezza si è infatti dovuto procedere all’abbattimento della pianta. Sebbene il taglio “dispiaccia a molti, nessuno si è opposto”. Trattandosi di un albero storico "è stato necessario consultare diversi esperti e ottenere l’approvazione da parte delle autorità cittadine”. Questa mattina una ditta specializzata ha tagliato i rami ed entro stasera l'abbattimento dell'albero sarà finito. Domani si procederà invece a rimuovere le radici della pianta.

"L’albero non finirà in discarica”

D’Archino ci spiega che l’albero è stato sempre presente nel giardino della chiesa: “È stato una presenza costante durante tutte le attività svolte all’aperto“. Il desiderio della comunità è dunque quello di ripiantare un altro albero protetto. Tuttavia, "questa scelta è stata dettata anche dalla legge, la quale ci obbliga a sostituire l’albero con un altro esemplare protetto”, ci dice D’Archino. E adesso cosa succederà al cedro? La Chiesa vuole tenere alcuni pezzi dell'albero come ricordo ma anche “per costruire un tavolo per la chiesa”. Tuttavia, sarà necessario vedere “se il fungo non ha causato troppi danni alla pianta”. Ciò che è certo è che, “l’albero non finirà in discarica”.