Bellinzona
È ora di affrontare il tema delle isole di calore
Redazione
2 anni fa
Le zone calde del centro di Bellinzona continuano essere un tema d'attualità. Uno studio ha individuato dove si deve intervenire e ora bisogna passare alla pratica.

Anche in giornate ventilate le sedie al centro di Piazza del Sole restano vuote. Chi si vuole prendere una pausa preferisce farlo all’ombra della murata di Castel Grande. Forse non occorreva uno studio per capire che la piazza nel centro di Bellinzona è uno dei punti più roventi del città e che durante i periodi di canicola si generano le cosiddette isole di calore. Ora sul tavolo del municipio c'è un'analisi che lo accerta: sono state identificate altre zone, come piazza Indipendenza, piazza Ex Mercato, il comparto delle officine, che serviranno da base per la pianificazione urbana futura. 

Dalla teoria alla pratica

I dati, ora sul tavolo del Municipio, sono stati raccolti dalla CSD ingegneri che già aveva mappato Lugano, dimostrando che un viale alberato o una determinata superficie possono effettivamente far la differenza. Un tema, quello delle isole di calore, definito prioritario dal piano comunale aggregativo, di qui lo studio. E ora si tratterà di passare dalla teoria alla pratica, spiega il sindaco Mario Branda: "Registriamo anche noi naturalmente questo aumento delle temperature. Il Consiglio Comunale se n'è fatto interprete attraverso delle interpellanze e delle interrogazioni. I tempi sono maturi per affrontare questo tema".

Le zone più calde

Il progetto prevede proprio di partire dal centro cittadino: "Dove si concentrano le strade e le piazze si registrano temperature un po' più elevate", prosegue il sindaco di Bellinzona. "Per esempio anche la zona sud della collina di Castel Grande, quindi piazza Indipendenza o piazza Ex Mercato sono particolarmente sollecitate dal punto di vista del caldo che si manifesta e si forma durante i mesi estivi", sostiene Branda. Questi sono punti della città non raggiunti dalle correnti ventose tipiche di Bellinzona e sono fermate appunto dalla collina di Castelgrande, spiega lo studio. 

Tema complesso

Dati alla mano, la soluzione potrebbe ora essere quella di pianificare più zone verdi. Un lavoro che tuttavia non può essere improvvisato. "Il tema è urgente, ma allo stesso tempo complesso", dice Mario Branda, "Quindi non si può fare qualsiasi cosa in un qualsiasi modo, ma bisogna sapere dove intervenire, con quali modalità e con quale forma. Naturalmente anche con quale tipo di vegetazione", ribadisce il sindaco di Bellinzona.

Il secondo studio

Di qui un secondo studio per la promozione del verde di cui l’Esecutivo ha già approvato il credito. Ma le conclusioni di CSD ingegneri hanno comunque già influenzato i progetti di riqualifica in corso. "Per il progetto di piazza Ex Mercato sono previste una piantumazione con piante particolari, con del verde", continua Branda. "Anche al comparto delle officine c'è un vasto parco urbano, che chiamiamo Almenda, di diverse decine di metri quadrati. Per piazza del sole non c'è ancora un progetto definito, ma sicuramente fa parte delle riflessioni che condurremo in seguito anche ai risultati che emergeranno dallo studio che vogliamo commissionare per quanto riguarda il verde urbano e la biodiversità", conclude Mario Branda. Riflessioni che, come specificato in risposta ad un’interrogazione di Michele Egloff di Unità di sinistra, saranno portate dalla città anche in seno ad un progetto sovra-regionale contro il cambiamento climatico.

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