
L’artista ticinese Gianfredo Camesi, una tra le figure più rilevanti dell’arte contemporanea svizzera, si è spento nei giorni scorsi presso la Residenza alle Betulle di Cevio, poco distante da Menzonio, il piccolo villaggio di montagna dove Camesi era nato nel 1940. Ne dà notizia lo storico dell'arte Claudio Guarda.
La vita di Camesi
Cresciuto in un contesto familiare che non gli permise di intraprendere studi accademici, Camesi iniziò giovanissimo come apprendista disegnatore nello studio dell’architetto locarnese Oreste Pisenti. Da quella esperienza trasse non solo una solida formazione tecnica, ma anche una decisiva apertura verso l’arte moderna. È proprio da Pisenti che maturò quel rigore formale e concettuale che avrebbe segnato tutta la sua produzione, dalle opere alle esposizioni fino agli interventi negli spazi pubblici.
Nel 1960 si trasferì a Ginevra, città in cui rimarrà fino al 1974 e dove si affermerà rapidamente come capofila del rinnovamento artistico svizzero. A soli 24 anni, nel 1964, il Museo Rath gli dedicò la sua prima personale: un riconoscimento precoce che segnò l’avvio di una carriera internazionale. Negli anni successivi Camesi espose in importanti gallerie e istituzioni europee: Zurigo, Milano, Firenze, Amsterdam (Stedelijk Museum). Nel 1973 rappresentò la Svizzera alla Biennale di San Paolo in Brasile. Visse poi per lunghi periodi a Parigi, Vienna e Colonia, con soggiorni anche in Giappone e a Roma. Le sue opere furono presentate, tra le altre, alla Kunsthalle di Mannheim, al Meguro Museum di Tokyo, al Centro Culturale Svizzero di Parigi e al Museo DKM di Duisburg.
Camesi aveva mantenuto un rapporto stretto con il Ticino, dove si sono tenute alcune delle sue mostre più significative: al Museo cantonale di Lugano (2011), al Museo Schmid di Lugano-Brè (2018) e, soprattutto, nel 2022, l’ampia esposizione al Museo d’arte di Mendrisio, una sorta di summa in cui riattraversava alcuni passaggi nodali del suo percorso creativo.
Ultimo saluto
È possibile rendere omaggio a Gianfredo Camesi nell’Oratorio della Madonna Assunta a Menzonio, fino a domenica 23 novembre alle ore 12.00.
