Ticino
È morto Gianfranco Rossi
Redazione
12 anni fa
L'architetto è stato pioniere del restauro monumentale in Ticino. Era anche scultore e grande uomo di cultura

Si è spento ieri a Lugano l'architetto Gianfranco Rossi  noto uomo di cultura luganese, architetto, scultore e maestro del restauro architettonico ticinese. Aveva 85 anni. Profondo conoscitore della pietra, allievo e amico di Carlo Scarpa, aveva introdotto in Ticino una rinnovata sensibilità verso l'uso dei materiali semplici e nobili applicati all'architettura. Le sue opere, sculture, architetture, restauri e gioielli resteranno quale dimostrazione della raffinatezza della sua cultura e della sua personalità. Ha formato e interessato alla storia dell'architettura diverse generazioni di architetti e di ingegneri civili presso la Scuola Tecnica Superiore di Trevano con le sue lezioni sull'architettura e sui metodi costruttivi nella storia e nella tradizione ticinese. Tra le sue opere quella denominata Abbraccio, all'uscita Sud del nuovo tunnel del Gottardo, il monumento dei tre alti monoliti in granito, simboli della Svizzera. Inoltre ha eseguito le sette fontane del lungolago di Lugano e della Stazione, nelle quali l'acqua scorre sulla pietra con un percorso cristallino e sonoro. Tra le opere architettoniche da citare il Centro professionale di Lugano Trevano e l'asilo d'infanzia di Magliaso. Ma anche nel campo del restauro le sue opere sono importanti. Da ricordare il restauro della Villa Malpensata a Lugano, di Villa Ciani a Lugano, il restauro del Municipio di Lugano, quello del Municipio di Morcote, la Torre del Capitano a Morcote e il progetto della pavimentazione pregiata nel Nucleo di Lugano, insieme a Paolo Fumagalli.

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