Ticino
È morto Febo Conti
Redazione
12 anni fa
Il noto conduttore della storica trasmissione "La costa dei barbari" aveva 86 anni. Il ricordo di Mascia Cantoni

È morto ieri mattina all'ospedale di Desenzano (Brescia) Febo Conti, storico conduttore della Rai, e animatore per anni della nota trasmissione della Radio della svizzera italiana "La costa dei barbari". Avrebbe compiuto 86 anni il prossimo Natale.Conti iniziò la carriera alla RSI nel 1945 conducendo, oltre alla già citata "Costa dei Barbari", "Il Dante avvelenato". Durante la Seconda guerra mondiale fu una delle voci di Radio Italia del Nord, la voce dei partigiani, e frequentò l'Accademia di Paolo Grassi e Giorgio Strehler.Dopo la Liberazione, Conti continuò a lavorare per Radio Milano. Fu, tra l'altro, il più giovane annunciatore radiofonico d'Italia. Nel 1954 sposò la cantante Italia Vaniglio.Conti lavorò anche per la televisione. "Chissà chi lo sa?" era un programma per ragazzi partito sugli schermi dell'allora unico canale nazionale italiano il 19 luglio 1961 e proseguito per 11 anni (fino al 1972), tra giochi, quiz e ospiti illustri, trasmesso il sabato pomeriggio.Abbiamo chiesto a Mascia Cantoni, volto e voce storica della radiotelevisione ticinese, un ricordo di Febo Conti."Lo conoscevo bene. Già dall'epoca degli studi RAI. Era una persona cordialissima e simpatica. Era molto attento ai giovani. Aveva una gran voglia di lavorare" ci dice "Febo veniva dalla vecchia guardia, di quelli che improvvisavano ma avevano un canovaccio. Oggi si improvvisa e basta".Febo Conti era conosciuto soprattutto per "La costa dei barbari" una trasmissione che ebbe un grandissimo successo e fu molto importante per il Ticino. "Assolutamente si - dice convinta Mascia Cantoni - la trasmissione è iniziata in un momento in cui il ticinese parlava molto dialetto. Le maestre a scuola dicevano ai genitori di parlare italiano con i figli, con il risultato di sentire degli strafalcioni incredibili"."La costa dei barbarei era fatta in modo simpatico e divertente. Febo era più attore e giullare e aveva portato una ventata di simpatia e freschezza. Non dimenchiamo poi la trasmissione per i giovani "Chissà chi lo sa?". Lui era simpatico, riusciva a portare allegria. Ecco, un aggettivo che lo caratterizzava era proprio questo: allegro".ATS/MM

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